Tanti gli over-70 che, in questo spicchio iniziale di offseason NFL, hanno fatto parlare i media: o perchè ritiratisi ufficialmente dal coaching (Dante Scarnecchia e Dean Pees), o perchè passati da una squadra ad un'altra (Rod Marinelli dai Cowboys ai nuovi Raiders di Las Vegas). Il 'meno giovane' (72 anni) di tutti, Wade Phillips, è invece, al momento, senza un impiego: con i Los Angeles Rams, che al suo posto nel ruolo di defensive-coordinator hanno chiamato Brandon Staley, si è separato consensualmente a inizio gennaio e da allora nessuno pare averlo chiamato per proporgli un contratto, al di là dei Cleveland Browns che, alla fine però, gli hanno preferito - è notizia di ieri - Joe Woods. Voglia di continuare, tuttavia, da vendere: Phillips è troppo esperto per non rendersi conto che, in questa stagione, le possibilità di trovare una panchina latitano e latiteranno ancor di più a seguire, ma ha lasciato anche intendere che, qualora l'occasione arrivasse, la valuterebbe attentamente, senza accettare così, tanto per evitare di dover passare le proprie giornate a tagliare l'erba del giardino di casa. 'Voglio aiutare a vincere chi si affiderà a me', ha dichiarato in una intervista a Sports Illustrated. Chiaro, no? A vincere, non a vivacchiare. Come i Rams quest'anno. Questo, però, lo diciamo noi. Phillips magari lo avrà pensato.
Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL
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