Si ricorda di com'era il Mitchell Trubisky dello scorso anno coach Nagy e continua a insistere sulla sua titolarità indiscutibile. Ma quello edizione-2019 è un altro giocatore, sopportando e supportando (difensivamente: intercetto di Fuller a Rivers) il quale Chicago non può permettersi di sbagliare una virgola offensiva neanche in partite come questa dove, se Pineiro fa 1 su 2 ai field-goal dopo il sack di Bosa al suo quarterback con i Chargers che mettono mani e fisici ovunque pur di vietare l'accesso ai Bears nelle loro ultime 4 e 9 yards al costo di qualche flag di troppo (Davis, Tillery, di nuovo Bosa), il fondamentale affare-W odierno può complicarsi tremendamente. Proprio quando quell'1/2 diventa 2/3 (6-0 Bears), Rivers inventa un lunghissimo di eccellenza da oltre 40 yards per Mike Williams e Gordon festeggia, ballando in endzone, lo screen-pass/rush da 19 yards che, dall'oggi al domani, manda in testa i Chargers, ancor più tignosi di prima nella blindatura di due down da 15 e 4 yards. Chicago li passa solo per le flag a Teamer e Hayward, sputa sangue anche con la endline a un passo (Shaheen e Montgomery rimpallati da Square e Tranquill) fino a quando, esasperata, sceglie di segnare al piede (Pineiro dalle 19) il 9-7 di metà match. Va meglio anche Trubisky (4th e 1 ok su Miller e gran ricezione di Robinson su un suo pass da 31 yards sulle 4, spazzate via di corsa da Montgomery (16-7 Bears), mentre a Rivers arride un 3rd e 8 da 17 yards (Allen) ma non un 3rd e goal sulle 2 (Ekeler picchia contro il muro Smith/Trevathan). Field-goal losangelino (10-16) con McLaughlin che segna dalle 20, fallendo invece dalle 42 l'importantissimo -3 post-intercetto di Heyward a Trubisky. Che ne ha comunque per tutti i gusti: Ingram lo caccia nelle profondità del tunnel di un sack-fumble (con pesante cessione di yards, ben 9): dalle 26 di Chicago, che sconta pure un facemask di Floyd, per Rivers - ok dalle 11 per Ekeler - sarebbe un peccato non andare a touchdown (17-16 Chargers). Si riaffacciano in vantaggio (17-16) i Chargers: nei Bears il nervosismo cresce (flag contro Coward, ma quanto ad esuberanza agonistica gli altri non sfigurano mica - Pass Interference di Heyward -), ma cresce pure Trubisky, che smarca Gabriel e Robinson, corre tra le proprie 35 e le 21 altrui e ferma il cronometro allo scadere dei 40 secondi di preparazione al down per un timeout sinonimo di field-goal: Pineiro lo manca dalle 41 e i 'what if' per il suo 3/5 al calcio piovono a miliardi sul Soldier Field.
Vince L.A..
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