In casa e con l'abito scuro i Los Angeles Chargers per il Monday Night del confronto in panchina tra i fratelli Harbaugh: Baltimore, dall'altra parte, pronta a pareggiare almeno il conto-vittorie degli Steelers in Division prima di osservare, tra due settimane, il turno di riposo stagionale. Herbert, di partenza, con MocConkey/Dissly e l'ex Dobbins, la attacca piuttosto soft: poi, d'improvviso, eccolo scattare in endzone, invogliato dal bel blocco di Bozeman (7-0 L.A.), seguito dal Dobbins di cui sopra e - 4th e 1 - Gus Edwards, altro ex-Ravens, per il field-goal ok di Dicker (10-0 Chargers), ma pedala fortissimo anche Henry, sostituito da Lamar Jackson nell'ultima corsa larga del touchdown del 7-10, indorata dalla danzerina finta finale a confondere Henley. Baltimore scende altresì trasversale con il 3rd e 2 di Zay Flowers, degna prosecuzione della portata, oltre un 4th down, di uno snap diretto - Andrews -, da cui Jackson manda in endzone da Bateman 40 yards di discendente, sul quale Fulton decide suo malgrado di guardare l'uomo piuttosto del pallone (14-10 Ravens): Herbert, invece, coinvolge Reagor/Palmer in un progetto-sorpasso che, per mancanza di secondi utili pre-intervallo, L.A. riformula in un 13-14 validato al piede da Dicker mentre, senza tradire le sicurezze Andrews/Flowers, Jackson fa tagliare a Baltimore il medesimo traguardo del field-goal di Tucker, dalle 45, del 17-13 Ravens. E' McConkey, allora, annullando con Reagor un 2nd e 17 da holding di Bozeman, ad incoraggiare l'ipotesi di un nuovo vantaggio-Chargers: il finale, al contrario, è sempre a firma Dicker (16-17), e non sarebbe un problema se Henry non varcasse due 4th e 1 - di chilometri il primo -, facilitando così una connessione-touchdown centrale Jackson-Andrews, inizialmente non reputata completa dagli arbitri, ben più autorale della susseguente conversione non trattenuta da Flowers (23-16 Baltimore), ma presto dimenticata sull'onda di una mega-run, seminando Still/Dye, che Justice Hill sviluppa da metacampo al doppio della velocità degli staccatissimi, succitati dirimpettai losangelini (30-16 Ravens). Chargers all'apparenza fuori gioco, pur scampando un sack da fumble di Van Noy, compensato a loro vantaggio dall'holding di Linderbaum che, combinato ad una seconda flag difensiva, l'offside di Oweh, riscopre la vena ardimentosa di Herbert-McConkey (4th e 9), con Humphrey ad intervenire pure falloso su Palmer - 4th e 6 - e Edwards nella penetrazione a testa bassa della endline (23-30): di troppo semplice intercetto per Likely, però, a 46 secondi dal termine, l'onside-kick da ultima chance di Dicker. Vincono i Ravens.
Fabrizio Mancini
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