Con altre condizioni meteo non ci sarebbe probabilmente stata, tra Redskins e 49ers, tutta la partita che invece c’è stata. La pioggia, il fango, il campo zuppo d’acqua in ogni angolo ha voluto restituire alla Storia del football un match che, in altre epoche, Storico è stato sul serio, ma che – date le forze di oggi - non si sarebbe esaurito a soli colpi di field-goal a favore comunque della squadra più forte. Cinque totali, tre segnati, due no: ed è proprio Washington a mancare, con maledizioni annesse di Peterson, Smallwood e le loro quasi 70 yards strappate di faticosa corsa da sotto i piedi delle linee-Niners, il primo con Hopkins dalle 39. Fosse entrato, San Francisco sarebbe rimasta lo stesso a 0 per due quarti e poco più di mezzo? O, visto che stiamo ipotizzando: avrebbe vinto? Più a disagio degli avversari, infatti, i californiani nella palude del FedEx Field, nonostante un numero superiore di top-runner rispetto a quelli dei Redskins – Breida, Wilson, Coleman – ai quali si aggiunge – con buoni esiti - anche Garoppolo, messo invece in difficoltà da uno snap quasi-fumble propedeutico al field-goal che, come Hopkins, Gould non infila nei pali dalle 45. Partita comunque godibile se non tecnicamente almeno per l’imprevedibilità di ogni singolo gioco causa insidie idriche in mezzo alle quali le due squadre tentano eroicamente di non andare a finire: Washington arriva sulle 28 dei 49ers dove Peterson stecca un 4th e 1 contro Blair e Taylor, Collins stoppa Coleman su un 3rd e 10, Keenum incassa sack da Ford, Apke intercetta Garoppolo (siamo già nel terzo quarto e il risultato è ancora quello iniziale) sulle 14 dei Redskins, ritornando palla per 33 yards. Armstead sacka ancora Keenum, Breida si infortuna su un doppio contatto con Allen e Hamilton, Garoppolo combina per 55 yards con James – via al limite su un 3rd e 3 - e Bourne. Spence lo sacka sulle 10, Gould dalle 28 finalmente toglie di mezzo lo 0 a 0. Washington non la prende benissimo (due flag arbitrali contro Roullier e Moses, e non solo per interventi fallosi, poi Bosa e Tartt arretrano Peterson, che Alexander depreda del pallone - ricopre Taylor - sulle 30 ospiti), ma San Francisco per portarsi sul 6-0 (Gould dalle 22 dopo 6 minuti di ultimo quarto) deve comunque superare un 3rd e 8 (Kittle) e un 4th e 1 (Dwelley), tuffandosi nelle pozzanghere con Bourne per ricevere sulle 7 dei Redskins un lungo di Garoppolo. Molto simile a questo il drive finale: 3rd e 4 Garoppolo-Kittle, Coleman in corsa per appena 6 yards di 11 su un altro terzo down e Gould dentro col 9-0 dalle 29.
Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL
Comments