Quando le giochi a Pittsburgh partite come questa, in cui è in ballo il rafforzamento della seconda posizione di Division e pure la conquista di uno dei due migliori posti di Division in prospettiva Wild Card Round, non sai mai come possano andare a finire. Sono i tipici match che eccitano gli Steelers, che tirano fuori il loro meglio, termine che per gli avversari significa sempre l'opposto. Non conta iniziare bene - con l'intercetto di Moore correttivo di una cattiva presa di Smith-Schuster unito a un bel ritorno da 35 yards e una flag contro Hilton -, perchè può accadere che il sack di Dupree da tergo a Brissett non porta Indy più in là del 3-0 (Vinatieri a segno dalle 25). Pittsburgh lo impatta grazie a Boswell una volta superati due 3rd down con Washington e Samuels - che perde la presa sulla palla a endline solo sfiorata -. Mani scivolose anche per i Colts, ma Campbell fa in tempo almeno a lasciarsi dietro un 3rd e 5 dentro le 10 di Pittsburgh e Hoyer (appena entrato) infila la traiettoria giusta per il taglio di Doyle in touchdown. Si capiscono meno bene - ma, soprattutto, pianificano un gioco di smistamento avanzato tra la folla fin troppo complicato - Rudolph e Smith-Schuster: Indy si oppone con Sheard, corre con Campbell e Mack e chiuderebbe un'altra realizzazione se Hoyer non prendesse intercetto con ritorno da 96 yards fino al touchdown opposto da Minkah Fitzpatrick. Dal 17-3 Colts ad un comunque buon 16-10 ospite da 10 pari: bottino non equiparabile a quello che avrebbe potuto accumulare al 100% della positività di ogni giocata, ma Indy si accontenta eccome della ricezione vincente di Pascal pur se non completata da Vinatieri, cui gli Steelers stoppano l'extrapoint per poi ritornare (Switzer) 18 yards da punt arricchite da Rudolph, da McDonald e da una flag contro Leonard, presentarsi con Boswell al field-goal del -3 a fine secondo quarto e, riemersi dallo spogliatoio, andare - con Dupree - a caccia di Hoyer. Sack, fumble e ricopertura all'ex quarterback dei Patriots, seconda violenza non necessaria di fila per Leonard e ribaltamento ultimato con Rudolph e McDonald: 20-16 Steelers, sackati in endzone da Houston per l'innesco immediato di una safety da tackle - ancora Houston su Villanueva - e successivo del recupero (Holton) di un pallone puntato da Berry e mancato al volo da Rogers. Pittsburgh, a -17 yards dal touchdown, rimane più o meno lì: Boswell, dunque, nei pali per un +5 che scatena ancora un super-Houston - contatto con Samuels e fumble sulle 30 giallonere - e Mack per tre run da 18 yards che Reich valorizza ordinando a Hoyer l'esecuzione di un 4th e 2 discretamente gestito dai Colts - il touchdown del 24-23 (di Rogers) c'è, la conversione di Doyle no -, a differenza della fase difensiva sul contrattacco-Steelers (lungo da 40 yards di Rudolph a Washington e Pass Interference a carico di Tell con field-goal di Boswell), di un drive in cui Hoyer va giù due volte consecutive da Hilton e Watt e del calcio-vittoria a 71 secondi dal termine che Vinatieri tira fuori dalle 43.
Fabrizio Mancini
Le lunghe notti della NFL
Comments