NFL 2025 WEEK 10 - Vikings 19 Ravens 27
- Fabrizio Mancini
- 8 ore fa
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Tutti curiosi di capire chi, tra i Minnesota Vikings e i Baltimore Ravens, sia più avanti quanto a fase di ripresa stagionale: decisivi, in merito, i rispettivi quarterback, McCarthy e Lamar Jackson, col primo in discesa lunga su Nailor, a sua volta via di prepotenza ad almeno tre avversari, così da allestire per Aaron Jones la run-touchdown, passata facile alle spalle del blocco di Derrisaw, del 7-0 Vikings. Jackson innesta, invece, Zay Flowers, in tuffo, nelle 40 di casa, Murphy sfiora l'intercetto ad un drop di Likely (nei pali, viceversa, il field-goal di Loop, 3-7) e McCarthy riaccende centralmente da Nailor - 3rd e 4 - l'unica luce utile alla deflagrazione, a bersaglio, di un non semplice colpo al piede (Reichard, 10-7 Minnesota), con Baltimore di nuovo a rischio-intercetto quando Van Ginkel alza la parabola di un pass, mancato in ricaduta dalla presa di Metellus. Tutt'altro che un'illuminazione geniale, di contro, l'idea di McCarthy di imbucare Jefferson sul profondissimo delle 22-Ravens, indipendentemente dall'alta qualità acrobatica dell'intercetto di Starks, dal quale ripartono a tavoletta Henry/Mitchell, scartando sul percorso persino un tackle da fumble-out di Harrison Smith: Loop può insaccare così, un 6-10 che Jackson si cura, via Justice Hill/Flowers, di fare almeno ripetere, altezza 30, allo stesso kicker ospite, pur se ai fini di un relativo -1, il tutto in prossimità di un terzo quarto inaugurato da McCarthy nel replay di un intercetto-bis, identico al precedente, di Humphrey con, infine, una catch and run di riogiocata di Flowers sanzionante l'interferenza-Vikings, appena consumata, di Harrison Smith. Eppure nemmeno una progressione, interna alle 5 gialloviola, di Kolar, smarca Baltimore dall'esibizione ciclica, al calcio, di Loop (12-10 Ravens), con un mega-return di Price resistente a due scontri, ma non al successivo, da fumble-ricopertura, di Keondre Jackson, da cui gli allunghi dell'omonimo Lamar, capitoli introduttivi dello scatto terminale di Justice Hill, spedito come un razzo in endzone (19-10 Baltimore): qui Minnesota, in impotente affanno, aggiungerebbe pure un blocco illegale, di Thielen, al 4th e 2 McCarthy-Addison, comunque incompiuto causa anticipo volante di Awuzie, altresì vano al confronto di un field-goal out, dalle 56, di Loop, e dinanzi alla strapotenza in affondo, ben riconosciuta al piede da Reichard (13-19), di una superrun di Aaron Jones, cui Baltimore mitiga attraverso Henry, uno scramble di rifinitura di Lamar Jackson, unito al trasversale perfetto che, in fondo alla endzone, Andrews agguanta tra Smith/Metellus. Non tagliando, alfine, il centrale di conversione per Bateman, Murphy contribuisce al pesante totale del 27-13 Ravens che, a fronte di una interferenza di Awuzie, nemmeno Jefferson, mirato male da un 4th e 3 di McCarthy, porta a riduzione, il tentativo che Minnesota, quando il replay annulla l'intercetto di Roquan Smith, ricavalca attraverso una ricezione in due fasi di Nailor (4th e 10), presente anche in endzone, nella cattura, a discapito del distratto Wiggins, di un rimontabile quanto illusorio 19-27. Illusorio perché sia la conversione McCarthy-Jefferson (out), sia il tuffo di fallita ricezione bassa da 4th e 10 di Aaron Jones, precipitano nella tabella statistica degli incompleti: vincono i Ravens.


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