NFL 2025 WEEK 13 - Steelers 7 Bills 26
- Fabrizio Mancini
- 16 ore fa
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Sospesi nell'ibrido di una dimensione-playoff ancora inidentificabile Steelers e Bills, discorso qui anche ristretto alla medesima Conference e tutto da approfondirsi nell'importante sfida odierna di Pittsburgh, che l'intercetto basso di Echols apre, sottraendo da intercetto la palla di un 3rd e 9 a Gabriel Davis: un possesso rimediato, che Austin cerca timidamente di contestare lamentando un fallo di Tre'Davious White, senza conoscere anzitempo le sorti favorevoli di un doppio tackle-Steelers da fumble (Herbig/Pierre vs Cook), portato via alfine da Queen, con relativo salvataggio dall'erba, di Gainwell, ad un invito corto di Rodgers, ad appannaggio dello scatto-touchdown di Warren tra i blocchi di Seumalo/Anderson (7-0 Pittsburgh). Il focoso carattere di Cook, comunque, rigetta subito sul campo il dovuto di una sua necessaria rivalsa personale cui, sul profondo delle 5 avversarie, danno anche apporto Allen/Ty Johnson, poi la falsa partenza da 4th down di McGovern cambia in un field-goal di Prater i piani di Buffalo (3-7), niente rispetto a quanto modifichi l'equilibrio della partita l'infortunio - temporaneo - di Rodgers, centrato da tergo da un sack-fumble di Bosa, che Benford raccoglie/ritorna in endzone (10-7 Bills), un cui intercetto successivo, peraltro, agguantato alle spalle delle mani alte di Washington, presenta le catastrofiche credenziali di Rudolph, mentre ancora Cook scavalla in serie 36 yards di Acrisure, con Allen-Coleman uniti nel 4th e goal del 16-7 Buffalo, al netto dell'errore all'extrapoint di Prater. Rodgers, nel frattempo, torna a lanciare - poco - per Pittsburgh, ma il dado sembra ormai tratto: Allen, infatti, liberati Hawes/Shakir, si autosguinzaglia a ripetizione, infrangendo all'ultimo sprint, con decisiva spinta collaborativa della linea, il muro umano di Porter/Ramsey (23-7 Bills), nonostante Washington/Metcalf non intendano arretrare persino dinanzi ad un 2nd e 26 paradossalmente più abbordabile al trapasso di quanto non sia, sbarrato retroscrimmage da Rousseau, il 4th down di fine-drive, affidato da Rodgers al rushing incompiuto di Gainwell. Ricoinvolto da Allen, perciò, riecco Coleman succedere ad un doppio Knox, come Ray Davis affiancarsi ad un Cook sempre più iperattivo, come se la disfida, chiusa nel punteggio da un field-goal altezza 37 di Prater, fosse appena iniziata: 26-7 Buffalo.


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