Ottimismo e fiducia vanno più forti del runningback più forte (David Johnson, infortunato e perciò assente al Metlife Stadium), anche perché i Cardinals ne mandano in prima linea uno (Chase Edmonds) che non fa sentir loro la mancanza dell’altro. Brava Arizona: sa che potrà raccogliere pochino dai prossimi scontri diretti di Division, e allora quando, dove e come può raccatta risultati positivi altrove. Con le intuizioni, la precisione e la freddezza di Murray (tre 3rd down chiusi su Fitzgerald, Clay e Cooper e, visto che c’è, un 4th e 3 corto zona Sherfield), il primo sprint di Edmonds – 20 yards, 7-0 -, l’occhio di Hicks che intercetta Daniel Jones, pure sackato dal suo omonimo Chandler, riportando fin sulle 32 di New York, e sempre Edmonds, ancora per 20 yards, a togliere dalla testa del suo quarterback ogni dubbio su chi servire per andare 14-0 dopo 10 minuti. Giants finiti di stroncare da una flag contro Jenkins (NY chiama challenge, gli arbitri non prestano orecchio) e dal field-goal di quota 17 segnato dalle 47 da Zane Gonzalez (anche Arizona si becca due ‘gialli’ contro Humpries e Shipley e da un pesante 1st e 20 di partenza-drive scende, con Edmonds, Byrd eMurray, solo a 4th e 9). Li riporta su Tate (catch and run da 20 yards), Ellison (bella ricezione altezza 5 e touchdown sullo slancio in barba alla debole opposizione di Baker) e la coppia Thomas-Penny (blocco del primo al punt di Lee dalla propria endzone e stop del secondo al pallone prima dell’uscita dall’ultima linea del campo di mèta). Per Arizona è già abbastanza: Chandler Jones riprende a dar fastidio a Daniel (lancio disturbato a fine secondo parziale, un sack-fumble e altri tre sack ‘semplici’ tra terzo e quarto), che va giù anche contro Peters, mentre Edmonds spadroneggia ancora correndo nella metacampo-Giants assieme a Murray. Rosas pensa bene di sbagliare un field-goal proprio nel momento meno indicato di questo 14-24 Cardinals che, nell’attacco avversario in questione, avevano contrastato fallosamente Jones con Hicks e mancato un 4th e 6 agguantato da Tate sulle 24 biancorosse. Thomas, Peppers e Ogletree mordono Edmonds 4 volte su 5 al di là della linea di scrimmage per i rientri decisivi dell’offensive-team di casa: il primo ottimale (Latimer, Slayton e la run di Barkley dalle 7 che si trascina in touchdown Murphy inutilmente appeso alla cintola: 21-24), disastroso l’altro, con il sack-fumble di Peterson e la ricopertura con 3 yards di ritorno di Reddick su un 4th e 15. Mayo sacka Murray e Gonzalez infila il 27-21 dalle 35: tutto ormai compromesso quando Suggs tira giù per l’ottava volta nel match Daniel Jones e Solder salva una nuova persa.
Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL
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