Preventivata in anticipo dal sottoscritto una prossima caduta dei Bills dinanzi ad un’altra impresa-rimonta, riuscita di recente due volte agli uomini di McDermott ma con molta fatica e, soprattutto, al cospetto di Bengals e Dolphins, ovvero le uniche squadre ancora a 0 vittorie prima di questo week-end, nessuna delle quali neanche lontanamente avvicinabili per qualità agli Eagles che, come un anno fa, si mettono evidentemente a fare le cose per bene (sack di Cox ad Allen, screen-pass e run da 25 yards di Sanders, field-goal del 3-0 con Elliott dalle 37) solo quando si accorgono di non avere più terreno sufficiente sotto i piedi per evitare lo sprofondo definitivo. Bene anche Buffalo con Lawson che atterra regolarmente Wentz (non così White su Ertz) e sistema – con doppia flag contro Jenkins – un 3rd e 8, un 3rd e goal e un 2nd e 5 - con Allen incisivo sia al lancio su Brown e Beasley (7-3) sia in una di quelle sue belle corse sciolte che, però, quando incrociano improvvidamente la strada di un compagno, agevolano il fumble-ricopertura di Graham, stimolano Wentz a due corse da 10 yards e mandano in endzone Goedert con conversione di Sanders. Un 11-7 Phila che sopravvive agli ultimi 25 secondi di primo tempo e al field-goal sbagliato da Hauschka dopo un ritorno di Roberts, ad una presa di Brown e a una super-run ancora di Allen, niente però se confrontata con quella di Sanders (65 yards per il 17-7, sul palo l’extrapoint di Elliott) cui Singletary vuole comunque opporre la sua (29 yards in slalom: marcatura da 6 punti anche qui, con gli Eagles che bloccano il calcio di Hauschka). Sanders una scheggia anche di ritorno: 24 yards prima delle 38 di Wentz a Jeffery, lo screen-pass allungato sulle 22-Bills da Howard e un altro sprint breve di Boston Scott (24-13 Eagles). Pederson ha chiaramente lavorato su alternative credibili ai soliti schemi offensivi dopo le due scoppole di Minnesota e Dallas, ma la positività del risultato è globale: Philadelphia attacca anche i punt (Neal va per scippare Bojorquez, ricopre Stanford), sacka Allen con Graham, assalta Brown con Darby su un 4th e 10 e continua a correre con Wentz , incurante di un sack durissimo di Johnson, per 24 yards. Puntualissime anche le ricezioni di Goedert, Ertz, e la corsa di Howard, che entra in endzonedi minima (3 yards) per il massimo (+18, 31-13), e conclusivo, gap finale.
Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL
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