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Fabrizio Mancini

Field-goal sbagliato stavolta pro-Bucs: ma all'overtime comandano Wilson e Metcalf

Aggiornamento: 8 nov 2019

Di un errore al field-goal all'ultimo secondo questa volta Tampa Bay, che ci aveva perso qualche settimana fa in casa contro i New York Giants, si avvantaggia. Almeno per i minuti dell'overtime che Seattle utilizza per non dare scampo ulteriore alla squadra di Bruce Arians: continuano a imbarcare troppa acqua nel loro galeone i Buccaneers, ma lottando come invasati altrettanta ne cacciano nella stiva degli avversari, oggi distanziati presto di due possessi, e a casa dei Seahawks non è che succeda troppo spesso. Winston e Evans fanno strage di yards nella metacampo nemica addirittura più di Wilson e Lockett: quest’ultimo pareggia la run di Jones raccogliendo in endzone una traiettoria a spiovere, dall’altra parte a Perriman (14-7 Bucs su un 3rd e 11) cade in mano un pallone diretto ad altri, poi Myers sbaglia il field-goal del 10-14 dalle 47 e Tampa Bay va 21-7 con Winston che indirizza su Evans un passaggio senza deviazioni caramboliche. Si fa durissima per Seattle: Tampa Bay sacka Wilson a coppie (Allen-Barrett e Pierre-Paul-White in un minuto), ma sempre a colpi di due per volta (penalità: una Pass Interference e un offside) spinge anche in avanti i Seahawks che si materializzano improvvisamente sull’ultima yarda ospite dove Hollister si smarca esternamente e raccoglie il 13-21. Fuori, infatti, l’extrapoint di Myers, ma lontano dai pali anche il field-goal di fine secondo quarto dei Buccaneers (Gay dalle 50). Altro sack a Wilson (David), Seahawks allora giù di run sfrenata (59 yards di Carson, fortunato perché White gli toglie palla ma nessuno dei Bucs la tiene dentro) e, dalle 23 in poi, di ricezioni perfette (Hollister, Lockett e Metcalf) per il touchdown-conversione del 21-21. Gay segna con quasi un quarto intero di ritardo quel calcio ora del +3 ma che a fine secondo periodo sarebbe stato +11 e, adesso che servirebbe sul serio, Seattle infila il suo (Myers) arrivandoci dalle 37 con Turner, Lockett e Luke Wilson, sackando pure Winston con Wagner e scambiando quindi un fumble (White e Whitehead recuperano con challenge correttivo su Carson) con un sack-fumble (Kendricks-Green). Ma non alla pari: i Seahawks ricominciano dalle 15 opposte piazzando una serie positiva (Lockett e Carson) interrotta da Dean per il 27-24 di Myers. Più o meno come Tampa Bay tra il ritorno da 20 yards di Logan, il lungo di Winston a Evans e la corsa di Jones (Gay dalle 45: 27-27), specialità anche di Metcalf (catch and run da 53 yards con Wilson), Ogunbowale (34-27 e 34-34) e, se serve, Wilson: 21 yards palla in mano in mezzo a due completi da 24 yards ancora su Metcalf con Myers che, fallendo il field-goal, lascia un’ultima, duplice speranza ai Buccaneers: vincere il sorteggio e segnare in qualche modo all’overtime. Saltata la prima condizione, Wilson fa venir meno anche l’altra lanciando un 3rd e 6 sempre a Metcalf (ricezione stellare con la marcatura addosso) altezza 5-Tampa Bay e il 2nd e goal finale dalle 10 a Hollister. Vincono i Seahawks 40-34.

Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL

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