Un intercetto, un field-goal sbagliato e un fumble: troppe tre scivolate del genere perché il tipico nerbo dei Seahawks possa salvarli da Lamar Jackson, che corre da solo più di Ingram e Edwards senza toccare neanche il 50% di completi al passaggio: 116 yards al dettaglio, 35 e 51 in più di quelle messe a bordo rispettivamente dal suo duo di runningback il quarterback dei Ravens. Wilson gli si attacca dietro stirando all’estremo le sue differenti caratteristiche, lo sovrasta quanto a yards lanciate (241 contro 143), ma in percentuali non lo batte. Così pure i Seahawks: per due quarti sono lì a farsi vedere negli specchietti retrovisori (Jackson profondo da 50 yards per Boykin, Clowney stende Andrews su un 3rd e 2, Tucker segna il 3-0 Baltimore), ma per sorpassare devono inventarsi magie (Wilson - 3rd e 3 - in endzone con pancia quasi a toccare l'erba per il tuffo di ricezione di Lockett e 7-3 Seattle). 28 yards palla in mano per Jackson e Ravens da 3rd e 10 sulle loro 25 a 1st e 10 in territorio avverso, con Andrews che plana sulle 12 per agguantare una sventola da 33: Seattle non dà strada (Jackson incompleto su Hurst e Andrews), Tucker avvicina comunque i suoi dalle 28 (6-7) che, in sofferenza sulle catch and run di Turner e Moore, se la cavano contro Lockett e Metcalf - Myers dentro solo al piede (10-6) - e intercettano (con ritorno in touchdown da 67 yards) Wilson - trasversale pericoloso su un 3rd e 6 - a 5 minuti dall'intervallo con Peters, appena sbarcato a Baltimore, ma subito funzionale. Ha voluto esagerare Wilson, ma sa bene come farsi assolvere da coach Carroll: 3rd e 4 da 33 yards su Lockett e corsa da 11 con ultima chiamata a Hollister per il field-goal del pari a 13 di Myers dalle 31, meno preciso da oltre metacampo quando Seattle - avanti di forza con le corse di Carson - potrebbe rimettere i Ravens alla catena. Distanza considerevole e tutta la nostra comprensione per il kicker ex-Jets, ma se certe occasioni non le afferri quando te le vedi volare intorno, per forza a fine match i critici metteranno in parallelo il tuo errore con, per esempio, le run-touchdown (20-13 Ravens) di Jackson da 3rd e 15 e 4th e 2 o quella da 3rd e 8 (e 30 yards) dopo 4 minuti di ultimo quarto. Qui Seattle scampa un secondo -7 col sack di Branden Jackson - ma Lamar scivola e allora il placcaggio viene più semplice - e Tucker segna il 23-13 dalle 22. Sarebbe teoricamente finita già così, con il fumble di Metcalf e il ritorno in touchdown (18 yards) di Humprey arriva pure l'avallo della pratica. Seattle si rassegna quando Carroll, su un 3rd e 5 fallito Wilson-Metcalf, ordina il field-goal dalle 35. Vince Baltimore 30-16.
Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL
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