Due tempi e due parziali nettissimi: Seattle vince grazie ai resti, ma non venga qualcuno a dirmi, giustificando... l'ingiustificabile lassismo dei Seahawks negli ultimi due quarti, che il divario maturato nei primi Atlanta non lo avrebbe rimontato neanche se la partita fosse durata fino all'indomani. Chi dovesse pensarlo dimentica i due field-goal sbagliati da Bryant e 6 punti che, aggiunti al finale, fanno di un match effettivamente senza equilibrio per metà un qualcosa di decisamente diverso. Seattle, insomma, non va lontanissima da una brutta figura, che in parte comunque rimedia, pur comprendendo la fisiologia di un certo rilassamento se, in 30 minuti, Wilson ha messo due volte in touchdown Metcalf, Carson si è scomodato in uno spostamento laterale di pochi metri per perfezionare con l'attacco alla endzone una run minima che lui stesso, con la collaborazione da 15 yards di Penny, si era costruito pezzo per pezzo correndo per 28 yards tra le sue 44 e le 16 dei Falcons, Myers ha calciato il rimanente dalle 42, Bryant - come accennato - non ne ha emulato la precisione mettendo fuori due field-goal da oltre metacampo (entrambi), Kendricks ha intercettato Schaub, sackato quindi con fumble e con lo 0 sul cronometro del quarto di mezzo dalla coppia Clowney-Ansah. Il totale fa 24-0 Seahawks: quello che arriva dopo non può certo farci chiudere gli occhi sui meriti da assegnare all'orgoglio offeso dei Atlanta Falcons, anche oggi, però, inadeguati da far spavento nella comprensione persino del più facile dei sistemi di impostazione e amministrazione di un match. Atlanta mai in questa stagione ha saputo controllare, in attivo e in passivo, un qualsiasi - ci ripetiamo, visto che ne abbiamo parlato in apertura - parziale di punteggio, men che mai ampliarlo o correggerlo, se non troppo tardi. Quinn, che forse si salva dall'esonero proprio perchè i suoi 'vincono' il secondo tempo 20-3, scopre di poter allenare un buon football offensivo anche senza Ryan e Sanu: Seattle, che inizialmente si e ci sta facendo un piacere a restare in campo per il pubblico un'altra mezz'ora, non reputa pericolose le fughe di Hooper e Brian Hill (screen-pass di Schaub e touchdown con conversione di Ridley), il sack di Jarrett a Wilson parecchio dietro lo scrimmage delle 23 yards-Seahawks, le run di Freeman e (ancora) di Hill. Le interessa solo sackare Schaub con Wagner per limitare Atlanta al field-goal del -13 (11-24), stavolta buono, dalle 47 di Bryant, scippare dell'ovale Freeman dentro le 5-Falcons sul contrasto di Blair e il recupero (di nuovo) di Wagner, e mettersi in tasca qualche buona combinazione di lancio Wilson-Lockett-Moore-Hollister per guadagnare le 29 avverse e tirare nei pali (dalle 54) con Myers il 27-11. Ora sì che Seattle potrebbe prendersi una legittima pausa psicologica, approverebbe anche Carroll: i suoi, invece, liberatisi dall'ultimo peso rimasto a zavorrarne la concentrazione, si lasciano andare quasi peggio che prima e Atlanta li mette ancora all'angolo con Gage, Hardy, Julio Jones e Schaub, che va centralmente in endzone da Hooper e incompleto in fase di conversione sul medesimo ricevitore, sempre con Wagner di mezzo a dar fastidio alla presa. Infine Julio Jones, Ridley, Gage e Ridley procurano a Bryant l'ultimo calcio, ok anche questo, dalle 37. Seattle 27 Atlanta 20.
Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL
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