Oggi che non dovrebbe Detroit la partita la imposta sulle presunte debolezze avversarie. Mostrando così di avere poca fiducia nel suo quarterback di riserva (Stafford non gioca, c’è Driskel che, in verità, neanche fa male: 269 yards con il lancio del più bel touchdown di giornata) e troppa nelle oscene medie stagionali di quello dei Bears. Non mettendo in conto un’eventuale, improvvisa illuminazione di Trubisky che, quando arriva, spiazza di brutto i Lions, in quel momento – fine secondo quarto – certi che per vincere al Soldier Field fossero sufficienti i due field-goal messi nei pali (22 e 54 yards) da Prater, tra le conferme di un sack a favore (Daniels) e di un intercetto a proprio danno (Amukamara) per fortuna solo sfiorato da Amukamara. Chicago subito impegnata nel chiudere un 4th e 1 (bene Montgomery sulle sue 30), lo stimolo di cui ha bisogno Trubisky per traghettare i suoi sulle 18 ospiti con Robinson/Cohen e Braunecker in endzone per il 7-6. La pausa lunga in spogliatoio non porta rilassamenti: neanche un minuto di terzo periodo e Trubisky apre ancora su Robinson nella metacampo dei Lions che, sul 3rd e 1 che segue, fermano con un fallo di Slay lo stesso ricevitore dei Bears, poi la catch and run dalle 17 di Cohen – un down intero dietro lo scrimmage – fino al touchdown e l’intercetto di Kwiatowski a Driskel sulle 29 ospiti, sorvolate di lunga gittata da Trubisky verso Gabriel. 20-6 Chicago (Pineiro non fa bottino pieno all’extrapoint) molto più tranquilla ora: attacca e sacka due volte Driskel (Williams e ancora Kwiatowski) e – con Urban gli tocca anche un pass (salvato tuttavia al volo e portato avanti di 6 yards). Poco da fare, invece, sull’uscita esterna successiva del regista dei Lions e nulla sullo strepitoso missile destinazione Golladay in touchdown dalle 51 (13-20). Peccato per le flag: Detroit sacka Trubisky con Tavai e salta con McKissic un 4th e 1 che gli arbitri portano a 4th e 11 (Golladay somma penalità a mancata ricezione). Fuori dalla presa di Marvin Jones l’ultimo 4th e 7 di Driskel, comunque da invalidare per Illegal Forward Pass.
Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL
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