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Fabrizio Mancini

3 intercetti e 8 sack, Darnold sciagura-Jets: rimesso in piedi troppo presto?

Allora è proprio colpa di Darnold, non dell’ingiocabilità assoluta in certe serate di scintillante spolvero dei New England Patriots che, nello scorso Monday Night, lo hanno ubriacato di intercetti. Perché a Jacksonville ci giocano i Jaguars, che non sono i campioni uscenti e che forse non accederanno neanche ai playoff, previsione tuttavia bisognosa di conferme, a differenza di quella sul destino post-season dei Jets, viceversa quasi inesorabilmente certo, e nel suo senso più negativo. Conosce bene la situazione degli avversari la squadra di coach Marrone e sa che, tanto più in casa, questa partita se la può e se la deve aggiudicare: non stupiscono, perciò, le 66 yards di corsa di Fournette dopo 45 secondi e i completi di Minshew su Armstead e Cole (6-0, Lambo non mette l’extrapoint) quanto il passivo atteggiamento d’attesa delle linee di Jacksonville che, schiacciate sul fondo del proprio campo, guardano senza muoversi la catch and run del 7-6 di Griffin. Jets incoraggiati anche dal sack di Phillips e Quinnen Williams a Minshew ma sconquassati, neanche un minuto dopo, dall’intercetto di Herndon a Darnold, cui Mishew e Conley fanno seguire un gioco da 70 yards di lancio, ricezione e corsa (13-7). Jaguars, però, non ancora carburati a dovere, almeno in proporzione all’importanza dell’appuntamento: Willis smonta la presa di Minshew e Cashman ricopre per NY e per Darnold che, di contro, solo perché il campo finisce, non riconsegna palla – sackato con fumble da Allen - a Jacksonville, che solo dalla seconda metà dell’ultimo quarto in poi farà capire anche ai più increduli chi sia la pecora nera dei Jets. Ovviamente - anticipiamolo, via - Darnold (sackato anche da Smoot), non certo Poole e Roberts che coprono su Fournette e Chark e Lambo si accontenta di portare i suoi all’intervallo infilando di precisione i pali due volte dalle 29 e dalle 43 (19-7). Tris dalle 24 (22-7) a fine terzo periodo: Darnold, nel frattempo, giù altre tre volte da Jones/Campbell, Ngakoue e Harrison, offre una reverse-run a Smith, va lungo da Thomas e rinnova il doppio invito touchdown e conversione per Griffin. Quando forse anche Adam Gase lo pensa rigenerato, ecco l’intercetto di Bouye a Darnold con ritorno da 25 yards, cui Fournette ne somma di corsa 15 prima del missile di Minshew a Chark in endzone. Il quarterback biancoverde chiude con un altro intercetto (Herndon) e l’ottavo sack di Allen. Dubbio serio: non sarà stato mica rimesso in piedi troppo presto dopo la diagnosi di mononucleosi?

Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL



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