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Fabrizio Mancini

Bryant, maledetto extrapoint: Atlanta perde ancora

Si dividono, magari non equamente, parziali e comando della partita Cardinals e Falcons: i primi impreparati all’estromissione precoce dell’avversaria dal match al momento del dunque, i secondi che, come spesso, schizzano a missile allo sparo dello starter (catch and run di Hooper e sfondamento da 7-0 di Freeman) per poi perdere, offensivamente, forza di spinta e, difensivamente, misure del campo. Murray enormemente meglio di Ryan: fantastico il lungo da 38 yards che Sherfield afferra sulle 28 di Atlanta (Gonzalez mette il 3-7 al calcio), una delizia il dialogo da 58 con Byrd che Oliver atterra (con chiamata) sulle 2. Edmonds compendia entrando in endzone da distanza ridotta e, spalleggiato da David Johnson (run del 17-7), manda in barca i Falcons . Ryan va giù da Gunther e Peters, usa finchè i Cardinals permettono i Freeman, gli Julio Jones e i Graham (Bryant ok al piede dalle 29), Arizona va più rapida (15 giochi contro 11 con 2 minuti di avanzo) con Fitzgerald, Cooper e ancora i terribili Edmunds e David Johnson, poi Beasley tocca un trasversale di Murray e Gonzalez riporta sul tabellone il +10 col field-goal dalle 22. Quando Clay riceve sulle 29 avverse un 4th e 2 e un cambio di direzione con lancio a scendere di Murray che trova Maxx Williams in endzone a raccogliere, Atlanta risprofonda tra le fiamme dell’inferno di Houston: già tanto che Julio Jones e Freeman diano a Ryan solo le 27 di Arizona e a Bryant le 44 di un 13-27 tuttavia, a 5’36” dal termine del penultimo quarto, del tutto innocuo se i Falcons, ora o mai più, non raddoppieranno (almeno) l’ampiezza di giochi che vanno a compimento (i down secondari) ma mai a conclusione (i down decisivi). La teoria è semplice, la pratica a quanto pare pure: Ryan va ben più lungo da Hooper e Ridley, per il touchdown di Freeman (presa e braccio teso all’indietro, di là della endline) gli bastano 7 yards. Ha capito il trucco Atlanta, Arizona invece non sa, improvvisamente, come disinnescarlo, se non fallosamente (Murphy e Gunter): Ryan (cui Brown ricopre un fumble dopo sack di Suggs) ancora profondo da Ridley e Hooper, che sa farsi invitare anche sul breve (27-27). Un 14-0 di parziale che, piazzato in questo momento, dovrebbe far ben più male del 17-0 assestato dai Cardinals a partita ancora in fase di sviluppo: Atlanta però regala 30 yards con due penalità (una da punt con Neasman, l’altra – di Beasley, sack scorretto a Murray – è biglietto d’ingresso alla redzone-Falcons) e David Johnson, alla Pac-Man maniera, si mangia le ultime 14 di erba (34-27 Arizona). Ryan mantiene la calma, cambia un paio di ricevitori (Julio Jones e Sanu al posto di Ridley e Hooper), ma non gli orientamenti di questo nuovo, producente corso offensivo e nemmeno Freeman (screen-pass con corsa ed ecco il 33-34). A cambiare, piuttosto, è la precisione al calcio di Bryant, che tira a lato l’extrapoint del 34 pari.

Fabrizio Mancini Le lunghe notti della NFL

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