Campi invertiti, ma anche quest’anno una bella nevicata di contorno atmosferico per Broncos-Chiefs: vince sempre e sempre nettamente Kansas City, stavolta però senza concedere anzitempo agli avversari il discutibile rispetto della palese inferiorità. Denver, insomma, deve umiliarsi fino all’ultima palla per non farsi sommergere dai punti, operazione proibitiva visto che sotto la valanga Lock e soci ci finiscono molto presto, sopraffatti dalle scorribande di Hardman e Edwards-Helaire, un cingolato irrefrenabile dalle 11 per le mani e i corpi di Kareem Jackson e Simmons. Eppure A.J. Johnson aveva intuito l’andazzo, pensando bene al tramonto di un drive-lampo di Denver, di non lasciare a Mahomes un’altra occasione offensiva: attacco riuscito a Keizer e fumble ricoperto da Callahan, con lungo-corto Lock-Patrick e uscita esterna e corsa in touchdown del quarterback di casa. Denver, per ora, sembra soffrire il solo Hardman, se perfino Mahomes cede sui sack di Chubb (Butker al piede dalle 40) e Joseph Jones, che vanifica il prodigarsi-Chiefs in due ricoperture diverse nello stesso down (Wharton e Mathieu) per togliere ai Broncos, partiti di run con Gordon, uno scivolosissimo ovale passato in via transitoria tra i guanti di Glasgow. Tengono, invece, le mani di Sorensen sull’intercetto del pass esterno di Lock direzione Fant trainato per 50 yards nette fino al touchdown (17-6), ma un caparbio Lindsay riporta rapidamente in quota Denver con Vannett: McManus nei pali dalle 43, Pringle dalla propria alla endzone-Broncos per il ritorno completo che uccide Denver con due quarti di anticipo. Lock e Gordon improvvisano un dilettantesco scambio corto catturato da Clark con riportata: Chiefs sulle 14 avverse, ma a tabellone solo di calcio (Butker dalle 31). Assai più spietata la caccia all’uomo del loro defensive-team su un 4th e 5 Lock-Hamler interrotto da Breeland a centimetri dal down, dal quale Mahomes, con Kelce e Hill, strappa un altro colpo ravvicinato (26 yards) di Butker al piede (30-9). Se alla lunga, però, a certi killer apri nove volte la porta di casa (intercetto di Mathieu a Lock) alla decima ti fanno secco (Edwards-Helaire, Keizer e, dalle 10 contro un tackle solo accennato da Ojemudia, Tyreek Hill). Fangio, nonostante tutto, lascia dentro Lock, e gli fa bene (due giochi da 54 yards con Fant e run vincente di Gordon), Mahomes a questo punto può anche uscire: entra Henne, giù di sack da Reed e dentro di corsa per il 43-16 conclusivo, con Butker e il vento che mandano a lato l’extrapoint.
Fabrizio Mancini
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