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Fabrizio Mancini

WEEK 9 NFL 2020 - Cowboys 19 Steelers 24

Aspettiamo almeno 48 ore per andarci a congratulare con coach McCarthy per il rinnovato spirito di squadra iniettato in settimana nei serbatoi dell’orgoglio-Cowboys dopo l’indecente prestazione di Philadelphia. Lasciamogli assorbire la delusione per una sconfitta che farebbe dispiacere anche un non-tifoso, di Dallas o Pittsburgh che sia e giriamo le nostre congratulazioni a Garrett Gilbert, quarto quarterback stagionale messo dentro dai texani: perché questo sport gira intorno alla credibilità di quarterback che, campioni o no, sackati o meno da Highsmith, non hanno paura ad andare per 32 yards nelle 45 ospiti da Amari Cooper, con Elliott e Pollard a pedalare per le 15 e Zuerlein a spedire nei pali il 3-0 dalle 38. Gallimore, con Gregory e Vander Esch, lascia a zero le corse-Steelers su 3rd e 4th e 1 sulle loro 35, mentre Gilbert se ne accolla un paio per 26 yards: la terza, fuori di tasca, gli fa da trampolino al trasversale stretto a Lamb del 10-0. Sbanda anche lo special team di Pittsburgh che sul punt di Berry, deve seguire lo scambio orizzontale al lancio Cedrick Wilson-Goodwin: seconda ricezione e riportata di 83 yards, 10 in meno per il blocco illegale di Darian Thompson, con Buggs e Vince Williams armati di museruola contro Elliott e Zuerlein ok ancora al piede dalle 44. Roethlisberger riordina Pittsburgh con Ebron (3rd e 6) e Claypool passando dalle 17 sulla testa di un sorpreso Brown per il 6-13 (out l’extrapoint di Boswell) di James Washington, mentre Sutton sfila da dietro l’ovale di Lamb per il recupero di Fitzpatrick. Rudolph – momentaneamente di passaggio – con Smith-Schuster sul filo dei secondi e delle yards (18) per il doppio calcio di Boswell che vale uno e fa 9-13 dalle 54, salite a 59 per la falsa partenza di Heyward. Pollard di corsa per 43 yards, tra un ritorno e un 3rd e 2: ce n’è per il 16-9 di Zuerlein dalle 45, perfetto ancora dalle 39, ma con rammarico di tutti perché Elliott non scivola abbastanza per liquidare di là del down un 3rd e 9 sulle 22-Steelers. Smith-Schuster, allora, sulle 35 di Dallas su un 3rd e 10 da 20 yards e, nelle 5 da un 2nd e 6 dalle 31 di Roethlisberger, a testa bassa ad intimidire Woods e Donovan Wilson. In malora – murato – un altro extrapoint di Boswell, ma sono di nuovo i Cowboys a rimetterci pesante da un’altra loro esitazione, l’unica della signora partita di Gilbert, letto e intercettato in endzone da Fitzpatrick, con Roethlisberger viceversa impeccabile – e veloce – sul servizio da 3rd e 2 nelle sue 10 a Claypool. Che neanche sarebbe niente di fronte alle due flag di fila che devastano seriamente Dallas: il contatto illegale di Jaylon Smith su ritorno da sack-fumble Crawford/Aldon Smith e la violenza non necessaria di Vander Esch su McFarland sono biglietti-omaggio per una gita di Pittsburgh nelle 30 avverse e per il field-goal dentro di Boswell dalle 43. Jaylon Smith poi recidivo – roughing the passer - su Roethlisberger (3rd e 10): 15 yards di handicap ampliate a oltre 50 per la catch and run di Diontae Johnson per le 13 e il salto di Ebron sul tackle basso di Saivion Smith (24-19 Steelers) che, perlomeno, anticipa Claypool in endzone sull’assistenza da conversione. Heyward e Watt, però, sackano con debito di quasi due down Gilbert su un 4th e 8: Pittsburgh si ingolosisce e insiste a sua volta fino all’ultimo tentativo sulle 15-Dallas, ma Gregory scaccia lontano Conner e Gilbert, in 38 secondi, fa già record di guadagni entrando nelle 25 con Lamb, Gallup e Cedrick Wilson. Pure il 3rd e 4 del sorpasso sarebbe di Lamb, ma spunta Fitzpatrick. 24-19 Steelers.


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