Per i Buccaneers più soffocante la pressione virtuale dei Saints, vincenti già noti di Division, o quella fisica, davvero superba, al netto di un mezzo pugno di errori ahiloro rilevanti, dei Giants di stasera che, accolto malvolentieri nella propria metacampo Miller e perso lo scambio corto Brady-Brate (3rd e 2) capitolano solo di field-goal da Succop e di personalità vanno a riprendersi un drive buttato via da un holding di Zeitler sul contatto da fumble Martinez-Ronald Jones? Dalle 12 di Tampa Bay Daniel Jones non avrebbe scuse: se una gliela concedono gli avversari (infrazione di zona neutra di Barrett), per le altre 7 fa lui, ma soprattutto Dion Lewis, che gli abbranca il lob in endzone (7-3 NY). Un sack pari con Brady (White e Leonard Williams), ma il testa a testa tecnico, per il momento lo conduce il giovane Gigante, nelle 25-Buccaneers con Slayton e Shepard, Engram lo aspetta nelle 5 e Gallman buca trasversale sul blocco ingombrante di Andrew Thomas (14-3). Brady rimugina idee per Tyler Johnson, Mike Evans e Fournette, ma Tampa Bay vede appena le 22-Giants (Succop al calcio del 6-14 dalle 40) e interrompe la sgroppata da ritorno di Dion Lewis solo sulla 44esima yarda: qui Daniel Jones pecca di malizia, non si piega al sack di Barrett e, neanche quella fosse la palla della vita, lancia un intercetto comodo tra i guanti di Carlton Davis che Brady gira (di 4th e 2) su Mickens (Succop torna per i pali dalle 43, 14-9 NY) e, traiettoria geniale che si infila perfetta tra tre Giants, Gronkowski. Stesse scelte, stesso ordine dalle 17: interferenza di Bradberry in endzone su Mickens, presa morbida di Gronkowski in touchdown con Yiadom, magra consolazione, unico rossoblu a non abboccare alla finta di run corta. Esce la conversione esterna per Mike Evans (15-14 Bucs) e Daniel Jones torna in partita con un 3rd e 1 su Engram, ricontattato lungo per le 15 ospiti che un holding maledetto di Gates sposta a 25. Gano al piede dalle 33 (17-15 Giants): il sack di Coughlin che traghetta Brady in panca dovrebbe essere prologo di nuova svolta newyorkese, ma Daniel Jones è recidivo nella forzatura di un secondo passaggio intercettato da Murphy-Bunting sotto la pressione di Barrett. Brady-Brate ok per un 1st e 10 lungo, stirato ancor di più da una flag contro Yiadom e c’è Evans prima di Bradberry nella cattura di una palla esterna per niente elementare (22-17 Tampa Bay). Pierre-Paul sacka Daniel Jones, a picco ora nel duello tra pariruolo: di una pass interference di Bradberry non avrebbero bisogno né Brady, né i Giants, comunque ancora vivi con Tomlinson e Peppers su una run da 0 yards di Fournette (field-goal di Succop e 25-17 Tampa Bay). New York verso l’obbligatorio en-plein touchdown-conversione: ennesimo ritorno a marce piallate di Dion Lewis, 4th e 5 ok fermato con ampio guadagno da Slayton e allungo al millimetro di Daniel Jones su un 2nd e 15. Buccaneers a testuggine nelle loro 30 quando Shepard precede Carlton Davis e tutti sulla endline a pregare che l’eccelso catch di Tate in endzone non abbia seguito. Winfield disturba nell’angolo Dion Lewis, palla giù: vince Tampa Bay 25-23.
Fabrizio Mancini
WEEK 8 NFL 2020 - Giants 23 Buccaneers 25
Aggiornamento: 20 lug 2022
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