Conto-sconfitte dei Jets ancora pieno al capolinea della mezza stagione – pochissimo, del resto, da anelare contro i Chiefs a Kansas City -, ma a vedere questa partita con la lente del filatelico si può notare qualche piccolo progresso caratteriale per la squadra di Gase, che pagherebbe di tasca sua per difendere meglio di quanto non avvenga le proprie 30 dall’ex Le’Veon Bell (Hardman sfreccia in touchdown di reverse-run) e si accontenta di uscire da due 3rd down (Mims e una pass interference di Mathieu su Jeff Smith) affacciandosi sulle 20-Chiefs per il field-goal di Castillo, senza poi, però, immaginare cosa Townsend sappia escogitare – lancio da 13 yards per Pringle – al di là dei suoi compiti da punter. Jets che neanche si piazzano sulle 36 yards Mahomes-Hill (14-3), ma accostano le 30 biancorosse con Vyncint Smith e Berrios, centrando i pali con Castillo dalle 55. E’ Franklin-Myers a dar soddisfazioni a Gase atterrando – e arretrando – Bell su un 3rd e 2 per il 4th e 1 ok di Perine e il -5 al calcio di Castillo (48 yards) che, tuttavia, non agita minimamente Kansas City: Pringle cavalca di ritorno, Mahomes rispolvera il magico no-look in avanti (a Kelce) di Baltimore (21-9) e se Watts non inibisce Berrios su un 4th e 4 e Ward blocca il field-goal di Castillo, Van Roten sventa la ricopertura-ritorno in touchdown di Hardman. Nel mirino dei Jets solo Bell, ormai: più importante serrargli un 4th down con Anderson dello smanacciamento all’aria di Austin davanti alla ricezione di Robinson (Mahomes da lui dalle 26) o del fumble di Herndon (Sorensen, palla a Breeland). Come dimessa la resistenza newyorkese sull’esterno dalle 41 di Mahomes, ‘educativa’ testata altezza ginocchia di Davis a parte, con Tyreek Hill però già largamente dentro il 35-9 Chiefs.
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