Bills tra due fuochi: alle spalle i Dolphins, davanti i Patriots, da incenerire sul campo con le fiammate in corsa di Singletary, Allen, Moss, dalle 29 alla endzone in due tentativi, e il sack di Jefferson a Newton. Uguali anche i piani preliminari di Belichik: White prende e ultradoppia un 2nd e 13, con Folk nei pali dalle 43, Jackson intercetta con ritorno Allen e Newton, qui di pass, completa per Meyers e Izzo sulle 15 di Buffalo, colmate ancora al calcio da Folk (6-7). Non cambia manuale, invece, McDermott, con variazioni sul tema solo formalmente irrilevanti: se Singletary infatti esplode da fermo, a slanciare Diggs nelle 5 di New England per 41 yards è l’assistenza corta di Allen, con Moss che sprinta per il 14-6. Hughes sacka Newton, ma Uche non tratta meglio Allen: Burkhead sgamba allora per le 27, firmando da lì al fondo del campo una delega esclusiva a Damien Harris, con conversione stretta Newton-Meyers (14-14). Le potenziali yards supplementari alle sole 12 da kick di Bailey NE le rimpiange sugli scatti di Singletary, Moss e, dalle 2, Josh Allen (21-14 Buffalo), ma le 39 di Damien Harris sono un ottimistico recupero-crediti se accoppiate alla fuga esterna di Newton per un nuovo pari a 21 che, pur nelle difficoltà-Patriots nel contenimento di Kroft e Brown, dilata solo ad un +3 Bills per il field-goal di Bass dalle 28. Patriots ora funzionalissimi, e proprio nel drive più importante, in una ordinata alternanza di tematiche tattiche ripetutamente mutevoli – il pass a Meyers e Byrd, le run di Harris -: Newton prende fiducia e, giù a sua volta di corsa nelle ultime 30, ci vuol riprovare per le 14, dove però trova ad opporglisi il corpo di Zimmer e le mani di Marlowe per il furto della palla. Vince Buffalo 24-21.
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