Rivincita mancata Brady-Foles: Tampa Bay non sconta presto le gravi defezioni offensive (Godwin, McCoy, Howard, Fournette) e nel secondo tempo finisce schiacciata sotto le zampe dei Bears, agonisti di tutt'altra fibra rispetto alla moscia prestazione scorsa, anche quella casalinga, contro Indianapolis. Brady tende a cullarli nel letargo ipnotico classico della sua regia, con spostamenti graduali sul campo e stoccate improvvise sul medio (ci sono Mickens e Gronkowski). Tyler Johnson raddoppia un 2nd e 9, Succop calcia il 3-0 dalle 39, con Carlton Davis che intercetta Foles e ritorna 34 yards: Mike Evans lavora di corpo e destrezza manuale per precedere in endzone la presa di Jaylon Johnson (10-0 Buccaneers). Winfield, invece, precede nei tempi giusti Robinson e Chicago accumula avvilimento ulteriore per un 4th down varcato da Brady, pur contro due ossi di pietra come Mack e Jackson, e due flag da -31 yards (Fuller e Jaylon Johnson). Se coach Nagy, qui, non firma per un field-goal fa male (Succop ok dalle 35), come Patterson in senso fisico su Tampa Bay, che già piegatasi a Robinson, capitola ancora sulla run corta di Montgomery (7-13), il fumble di Vaughn ricoperto da Quinn e il gran pass di Foles a Graham (14-13 Chicago). Bears di malumore negli spogliatoi, nel timore che il ferro di questo improvviso risveglio possa raffreddarsi con l'intervallo e, come accade, Ronald Jones farsi 37 yards di corsa per le ultime 31: Gronkowski, però, ne resituisce 10 bloccando illegale, il 3rd e 21 Brady-Mike Evans si interrompe a metà percorso e Succop calcia nei pali il 16-14 Buccaneers. Sfuma, però, dopo il sack di Vea a Foles, in un drive di quasi sole flag - per la rabbia di Brady -, l'occasione per Tampa Bay di ammollare quella stoccata da 7 punti non riuscita sul 13-0: i Bears ringhiano con Robinson sulla visiera del casco di Carlton Davis, salvano Foles - giù da Pierre-Paul - da un sack-fumble vitale con Massie e ripassano in testa con il field-goal di Santos dalle 47 (17-16). Vaughters e Jackson in affanno sulle galoppate di Mickens (da ritorno), ma Mack sacka Brady a 9 yards dallo scrimmage: altro gioco determinante per Chicago che, sotto ancora di un field-goal (Succop dalle 25), sprinta di là di un 3rd e 9 e di un 2nd e 11 con Miller (lob di classe di Foles) e Montgomery, va 20-19 con Santos dalle 38 e lascia a Gronkowski solo l'assaggio di un 3rd e 6 appena sfiorato, sopravanzando Brate sul definitivo 4th e 5. Vincono i Bears.
Fabrizio Mancini
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