Una delle due, dopo 3 sconfitte a testa, questa partita doveva vincerla: la spunta la squadra che nell'ultimo match aveva fatto vedere più progressi o, se volete, corretto meglio i propri limiti. Houston, ad esempio, ai suoi - difensivi, specie sul profondo - sembra non aver messo proprio mano, ma anche sui corpo a corpo una cosa è opporsi a Cousins (sack di Mercilus), ben altra è non solo fermare, ma proprio capire le intenzioni di corsa di Cook, dalle 27 con la palla per tutto il percorso-touchdown meno due yards, lasciate a Mattison. Spaccaossa il tackle di Boone sul ritorno brevissimo e con fumble di Carter (ricopre Chisena) ma dalle 35, pur servendosi di garanzie assolute come Thielen e Cook, Minnesota senza Bailey non andrebbe 10-0. Kendricks assicura ai suoi almeno il ripristino delle distanze (Fairbairn al piede da metacampo) incrociando con smanacciata la traiettoria Watson-Cooks, poi Cousins prima è da Thielen per un 3rd e 10 da 8 yards, quindi lavora autonomo in run aggirante sul 4th down che resta: Ham discreta spalla di turno di Cook che, dalle 14, punta l'angolo al triplo di McKinney e Hargreaves (17-3). Con Carter, stavolta - 29 yards di ritorno -, i Texans ripartono a dovere: a parte Akins, che esce di scena stritolato tra Kendricks e Harrison Smith (espulso), mentre Ngakoue sacka Watson, Fairbairn trasforma il -11 dalle 28, David Johnson giù di 14 yards su un 3rd e 1 e Minnesota smarrisce Fuller in endzone facilitandogli dalle 24 la più tranquilla delle ricezioni solitarie (13-17). Scivola sulla stessa macchia d'olio anche Houston, però, disinteressandosi di Thielen altezza 35 yards e aggravando un 3rd e 1 (da cui il field-goal che Bailey sbaglia) con l'holding offensivo di Dozier. L'emulazione negativa delle due squadre prosegue sul lungo indisturbato Watson-Fuller (Fairbairn più preciso del collega calciatore e Texans a -1): è, al contrario da encomio Cousins - appena sackato da Hall – quando spedisce sulle 20 Rudolph sotto l'elevatissima pressione di Omenihu, e Thielen, strepitoso in endzone nonostante analogo impedimento di Roby (24-16). Fondamentali per Minnesota anche il 3rd e 6 di ingresso (per Jefferson) in campo avverso e un'altra presa di Thielen ancora lontano - 25 yards - da Cousins: la run breve di Mattison (31-16) abbaglia i Vikings, che sackano con quasi-fumble Watson con Ngakoue, ma dormono della grossa contro David Johnson (3rd e 23) e Stills (che agguanta in touchdown il 4th e 10 di un ritrovato, importantissimo -8), tremando quando, rivisto Watson nelle 5 e Fuller a prendergli ad una mano in endzone il 4th e goal della sopravvivenza-Texans, devono aspettare il responso arbitrale (positivo) della rivisitazione di un pass troppo esterno perché il replay dia il completo a Houston. Minnesota vince 31- 23.
Comentarios