Charlotte è la giusta dimensione di Bridgewater e la Carolina di coach Rhule continua a crescere bella, per ora teoricamente insidiosa per le gerarchie semi-consolidate di Division, e pure parecchio coraggiosa: 4th e 2 pronti-via - da 3rd e 19 con presa-ok di Manhertz - per la run di Mike Davis (7-0) e proprio Bridgewater che, dalle 18, dove accede in compagnia di Moore e Anderson, sembra McCaffrey (14-0 Panthers). Arizona lo zittisce con l'intercetto di Peterson, un 3rd e 7 appaiato al millimetro da Edmunds e il pass centrale di Murray dalle 3 in endzone su Jordan Thomas (7-14), ma senza palla non smette di subìre le infilate perentorie di Mike Davis, Anderson e - ricezione larga in touchdown - Bonnafon (21-7 Carolina). Un replay controverso, poi, vale quanto una pedata sulle dita dei Cardinals aggrappate al ciglio del baratro: Murray pare perdere da solo la palla in fase di lancio con Gross-Matos a tallonarlo, ma Boston non sa leggere nè scrivere e ricopre a 26 yards da altri 7 punti ritardati di 10 secondi per l'incompleto, con flag a Riddick, Bridgewater-Manhertz da cui il pass ok del 28-7 a Ian Thomas. Rilassarsi con Murray da avversario, però, mai: due pedalate senza freni per 56 yards, un 2nd e 13 appoggiandosi su Hopkins e l'uscita corta dalle 3 per Kirk (14-28): Anderson complica - flag su un 3rd e 7 ampliatosi a 12 -, ma Bridgewater e Samuel aggiustano sotto lo sguardo annichilito di Murphy, Mike Davis e Moore scandagliano la zona intorno alle 15, Slye segna il 31 e manca il 34-14 quando anche Bonnafon partecipa al concorso 'sosia di McCaffrey'. Mollano un pò i Panthers, ma stavolta se lo possono concedere, assieme a due flag - Burns e Jackson - che, a 2'13" dal termine, liberano le ultime 2 yards a Murray e Edmonds. Vince Carolina 31-21.
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