Pedinare Russell Wilson meglio di quanto altri non siano riusciti ancora a fare non assicura a Miami, che per tre quarti abbondanti segna solo al calcio, lo stop ai Seahawks. Impegno e predisposizione alla lotta dai Dolphins, un terreno sul quale Seattle sa muoversi come poche, però: Fitzpatrick intercettato presto da Neal, Wilson esterno profondo per Metcalf e troppo largo perché il recuperato dell’ultimo minuto Carson non ci si infili dentro il buco che si dischiude nella linea ultima di Miami (7-0), subito tuttavia sulle 20-Seahawks (Smythe, Gesicki e Preston Williams) prima del penalizzante holding di Flowers (field-goal Sanders dalle 41, 3-7). Carson sempre più incoraggiante, e con lui un altro incerottato di vecchia data (Dissly): Wilson e Metcalf si rivedono solo per le 33 e Myers deve inquadrare i pali da oltre metacampo, mentre Breida e Parker escono dal taschino di Fitzpatrick e insidiano le 20 per un’altra calciata di Sanders, un fumble (l’ottimo Roberts odierno su Carson, ma ricoprono gli ospiti con Pocic), la gagliarda copertura in endzone di Perry su Olsen e un sack di Ogbah a Wilson su un 4th e 2, con tanto di spintoni Van Noy-Jamarco Jones. Miami viaggia per il sorpasso con Smythe e Parker, Mone e Rush atterrano Fitzpatrick pre-scrimmage e Sanders può concedere solo il -1 dalle 45. Wilson, quando può, non esita a caricare la catapulta dalle sue 36: David Moore, nelle 10 opposte, raccoglie il sasso senza nascondere le mani e allo scadere del primo tempo Homer ‘para’ un centrale-chiave in endzone-Dolphins (17-9), proprio dove Xavien Howard intercetta Wilson 5 minuti esatti dopo l’intervallo. Seahawks a fatica contro Gaskin e Breida, meglio sui contatti uomo-uomo (Mayowa-Parker): Sanders al piede per un buon 12-17, anche se coach Flores spererebbe di non vederlo più all’opera almeno per un drive (sack di Lawson, che si rovina una spalla, a Wilson). Dolphins, però, ancora intrappolati nelle reti di Seattle, che pure manca un fumble – Wright su Jordan Howard, riprende Davis – lasciando pure passare ben tre 3rd down (Grant, Ford, Fitzpatrick) e Sanders, lo si voglia o no, deve tornar dentro per il -2. Lockett trova parcheggio all’HardRock Stadium solo adesso, ma il suo arrivo si fa sentire: due mosse con Wilson, i Seahawks salgono nelle 30 e Moore deve solo pazientare nell’angolo più distante della endzone che gli arrivi comodo il pass dalle 17 del 24-15. Miami affonda quando Griffin intercetta Fitzpatrick, che non fa compassione alcuna a Metcalf (catch and run da 32 yards) e Carson (31-15). Proprio del quarterback di casa, ma a storia ormai quasi completamente narrata, l’unico touchdown dei Dolphins: run ok dalle 10, con conversione susseguente per Preston Williams. Seattle vince 31-23.
Fabrizio Mancini
WEEK 4 NFL 2020 - Dolphins 23 Seahawks 31
Aggiornamento: 21 apr 2021
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