Due partite senza Thomas e due sconfitte: ma se stasera l’offensive-team di New Orleans segna 30 punti vuol dire che a condannarla è tutto un complesso di colpe che non esclude l’immenso mar giallo di flag riempito dagli arbitri con una miriade di fazzoletti gialli. Anche Green Bay non ha Adams, peraltro, e quanto a perdita tecnica siamo più o meno pari: come Payton con Kamara, LaFleur aggiunge Aaron Jones a ricevitori che, tuttavia, non hanno granchè bisogno di essere supportati, il sempre più bravo Lazard su tutti. Quando Demario Davis sacka Rodgers Crosby deve calciare da centrocampo il 3-0 che Gray, sul ritorno di Harris protegge ricoprendo il fumble (contro Burks): un indiavolato Kamara lo ribalta dunque in touchdown, strappando per 49 yards fino ale 18 di Green Bay e passando dalle 11 su Amos come non ci fosse (7-3). Saints bucati invece da Jamaal Williams su un 3rd e 1 e imperdonabilmente latitanti sulla run di copertura di un 2nd e 12 di Rodgers (ancora Crosby per il -1 al piede), poi lunghissimo alla sua maniera nelle 2 su Lazard, ritrovato corto in endzone (13-7 Packers). Brees insiste su Kamara, che cancella da solo una pass interference da -10 yards di Taysom Hill, Murray e Trautman lo fanno rifiatare e Lutz calcia il 10-13 dalle 45. Keke deve avercela con Brees (sack a -7 yards dallo scrimmage), l’holding di Za’Darius Smith però quasi annulla il passivo e Cook/Tre’Quan Smith infuocano ancora Kamara fino all’ultima ricezione in endzone su un 3rd e 2 altezza 10 Packers. 17-13: un vantaggio che New Orleans si gode giusto il tempo dell’intervallo, per poi aprirsi sconsiderata ad un’altra maxi-traiettoria di Rodgers per Lazard, davanti al quale P.J. Williams pianta il segnale di stop solo sulle 3, transitabili da Aaron Jones al 4th e goal del dentro o fuori (20-17 Green Bay). In un mondo normale è Sanders che dovrebbe fare da Michael Thomas: l’ex Niners, nullo a Las Vegas, esce dal guscio solo ora (3rd e 5), ma Brees pare andar sereno solo da Kamara, probabilissima scelta-Saints se solo New Orleans potesse giocarsi un 4th e 3 viceversa sgretolato da una falsa partenza di Armstead e concretizzato solo in formato ridotto dal field-goal del 20-20 di Lutz. Rodgers testa un altro paio di ricevitori (Tonyan e Valdes-Scantling, con Marcus Williams che omaggia Green Bay di 19 yards interferendo fallosamente sull’azione di Ervin), e al terzo – Mercedes Lewis - passa il premio-touchdown uscendo largo e sorprendendo Lattimore con un preciso lob nell’angolo. Stavolta è New Orleans a replicare rapida a quest’altra sberla d’autore con una run da circo di Kamara dalle 52 (salti, finte e micidiale taglio centrale) e con un tackle di coppia Lattimore-Jenkins su un 4th e 1 programmato per Aaron Jones, ma rivisto e rovesciato contro i Packers al replay. 50 secondi, però, e Green Bay si riprende la palla su un contrasto Taysom Hill-Za’Darius Smith: Rodgers tira dentro anche Sterneberger per le 35 e Crosby dalle 49 segna al piede il 30-27. Barnes e Sullivan, per una volta, tengono calmo Kamara, falloso invece Janoris Jenkins in endzone su Lazard e, sull’ultima yarda, troppo facile per Rodgers smarcare lateralmente Tonyan con tutta New Orleans a preoccuparsi dell’intrusione centrale di Aaron Jones. Brees ricicla Sanders e Trautman e chiude abbondantissimo un 4th down sulle 35 per Tre’Quan Smith: Payton decide di calciare (Lutz ok per il 30-37) e spera in una topica-Packers su un onside-kick che, però, esce direttamente dal campo. Saints 30 Packers 37.
Fabrizio Mancini
WEEK 3 NFL 2020 - Saints 30 Packers 37
Aggiornamento: 14 apr 2021
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