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Fabrizio Mancini

WEEK 3 NFL 2020 - Eagles 23 Bengals 23

Aggiornamento: 23 apr 2021

Nel calcio, di un pareggio dopo due sconfitte di fila ti ci accontenti pure, nel football – dove la divisione della posta esiste, ma praticamente non si materializza mai – no: almeno non Philadelphia, che si mette alle spalle un altro turno senza intravedere alcuna consistente migliorìa nel suo assestamento di squadra, pur superando senza barcollare il burrone degli intercetti (2) di Wentz che oggi, perlomeno, si toglie il dente (ma, come accennato, dovrà tornare in poltrona più in là) dopo mezzo quarto appena (Logan Wilson), a mente libera corre su un 3rd e 1 e va ok da Goedert e Ward. Bynes prova a rimandarlo nel dubbio, ma esagera con la foga (violenza non necessaria da -15 yards): Cincinnati copre le ultime 6 su Sanders con Logan Wilson, frena Wentz (Elliott nei pali per il 3-0) con un sack che Barnett restituirà a Burrow e viaggia sciolta con un ritorno di Erickson, una flag contro Clement e la presa delle 30 con Boyd e Mixon (pari Bullock di calcio dalle 48). Wentz ribatte di run con un 3rd e 4 da 24 yards e smarca Ward altezza 28 per la terza conclusione al piede del match (Elliott dalle 42, 6-3 Philadelphia), ma Burrow si aggancia a Boyd e Tate e traghetta i Bengals sulle 41-Eagles, dove trova gratis (pass-interference di Mills) il lasciapassare per l’ultima yarda di campo avverso, da dove autorizza di pass Higgins all’accesso in endzone. Sack-fumble Lawson con immediato, decisivo intervento di soccorso di Kelce prima dell’intervallo: Wentz ringrazia andando diretto in touchdown (3rd e 8 dalle 29) su Ward, ricacciato però alla ripresa dietro le 30 da Dunlap. Elliott calcia il 16-10 dalle 54 yards, Brandon Wilson ritorna per 25, tante quante Burrow ne colleziona con Boyd e Thomas per varcare i confini del territorio pennsylvano (3rd e 6), tenendosi per ultimo anche qui Higgins, servito dalle 4 per un +1 Cincinnati che il secondo intercetto-Bengals (Sims) a Wentz sproporziona in quantità accettabile nonostante Green e Boyd facciano il possibile per non far entrare Bullock per il field-goal del 20-16 dalle 31. Philadelphia si ritrova comunque smarrita, come la palla che Hurts quasi regala a Hubbard, frullata all’improvviso nell’onda di una serie di strappi ospiti (Mixon e Higgins/Bernard, azionati da Burrow) e da una penalità a McLeod, cancellata con riporto dal provvidenziale sack Malik Jackson/Mills a Burrow. Bullock entra per un 23-16 a 3’05” per il quale coach Taylor, nel prepartita ma non ora, avrebbe firmato un miliardo di compromessi: se Phila non perde un’altra partita è più demerito di questo poco cinismo ospite e di un altro paio di flag gravi (William Jackson e Phillips) dalle quali Wentz prende spunto per liberarsi dalle tenaglie di una graticola mediatica già sfrigolante di nuove critiche feroci e tuffarsi a pesce dalle 7 nell’angolo del touchdown (23-23). All’overtime i sack (Barnett, Graham e Cox su Burrow), le flag (holding di Price e Herbig, una falsa partenza da schiaffi di Pryor su una field-goal formation) tengono entrambi gli attacchi a distanza dai touchdown. E, per ambo le squadre, da un allarmante 0-3.


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