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Fabrizio Mancini

WEEK 2 NFL 2020 - Colts 28 Vikings 11

Aggiornamento: 22 set 2020

Cose semplici e fatte bene: con la pazienza degli umili Indianapolis domina Vikings e partita, schiantando Minnesota forse più e meglio di quanto non avessero già fatto i Packers domenica scorsa. Se due squadre così lontane per caratteristiche e talento rifilano ai gialloviola più o meno la stessa lezione è il segnale di conferma che qualcosa l’organizzazione-Zimmer in offseason non ha pianificato al meglio: per essere consci di essere questi, invece, i Colts non abbisognano di particolari conferme da campo, dove i ragazzi di Reich sanno di non potersi permettere pacchi-dono a nessuno, nè a Cook, fermato da Stallworth nelle 5 per il 3-0 al piede di Bailey dalle 21, né a Cousins, rispedito dentro dall’intercetto di Wilson a Rivers. Perde, invece, Campbell (durissimo, ma senza fallo, il contatto con Harrison Smith a metà primo quarto) Indy, ma mostra di saper fare senza con Pittman, la corsa del 7-3 di Taylor e l’attacco di Buckner a Cousins nella endzone dei Vikings: safety-Colts e +2 aggiuntivo al conteggio momentaneo. Un minus di partenza per Rivers l’intercetto di Wilson, ma già nel dimenticatoio definitivo sul lunghissimo per Alie-Cox con Taylor che trova le 11 e Blankenship i pali dalle 28. Handicap a catinelle, invece, dalle parti di Cousins: intercetto-1 con ritorno da oltre 40 yards di Willis e sempre Taylor, Pittman e Blankenship dalle 38 a punire per il 15-3, intercetto-2 di Carrie (perdonabile perché sul pass della staffa alle soglie dell’intervallo), intercetto-3 al rientro dagli spogliatoi (Moore): eppure Minnesota è sotto di 1 e non di almeno il doppio perchè Ngakoue, Harrison Smith, Harris e Stephen turano buchi qua e là e Reich deve ricontattare Blankenship per un altro field-goal (18-3). Lì però restano i Vikings: ci mancavano pure le flag (Irv Smith, Chisena, Hill), le entrate in scena di Wilkins e Pascal al fianco dell’immarcabile Taylor (di run dalle 5, 25-3 Colts) e le 28 yards di scambio Rivers-Hilton (Blankenship dalle 44 al piede). Sprecato il connubio agilità-potenza di Cook per questi Vikings di così basso cabotaggio: doppia corsa touchdown-conversione del 33 ospite e 11-28 finale.


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