Anelli deboli delle loro Division (in NFC North Chicago sembra in buona compagnia: intanto, però, è 2-0) Bears e Giants sia all’occhio prestazionale del pronostico sia a quello del campo nello scontro di oggi: ospiti inconsistenti come carta velina in difesa e tagliati dentro da Montgomery (che già aveva chiuso un 3rd e 2 appena prima) dalle 28 per il 7-0. Meglio su Miller in un 3rd e 6 sulle loro 16, ma laggiù Chicago ci arriva per un sack-fumble Quinn-Mack: la jella che sceglie di portarsi in spogliatoio Barkley, randellato da Fuller ma vittima di una caduta non provocata sul corpo a corpo fatale con Jackson, sarebbe scusante attendibile per New York se Jones non subisse intercetto da Bush e, soprattutto, se Ballentine non si addormentasse contro Mooney facendosi anticipare su un lancio semidisperato di Trubisky dalle 15. Calciare out un field-goal con l’acqua del cronometro altezza labbra (qui bene Jones su Shepard e Tate) e dalle 57 non è uno scandalo, ma quanto rimpiangeranno gli almeno solerti Giants del secondo tempo questo errore di Gano, seppur rimediato dopo 6 minuti dal rientro in campo dallo stesso kicker (palla nei pali dalle 39) e dall’intercetto-ritorno (13 yards) di Love che lo origina. Tate è ancora in ritmo, Jones ci si mette correndo 12 yards con flag da 15 a favore: al suo fianco l’immarcescibile Dion Lewis, dentro sull 4th e 1 breve che Judge gli fa azzardare con successo a una yarda dal touchdown (10-17 Bears), ma la ritrovata fiducia newyorkese diventa di nuovo scoramento quando Jackson intercetta ancora e si fa 54 yards a zigzag fino alla endzone opposta. Con fallo di non convalida, però: Jones (su Board e Engram) con Lewis ne approfitta fino alle 19 di Chicago, poi deve rientare Gano con un altro calcio ok dalle 37. Al millesimo di millimetro il 4th e 2 Trubisky-Massie che, al tirar delle somme, toglie solo tempo (2 minuti) prezioso all’assalto finale dei Giants, qui indenni sul field-goal mancato da Cairo Santos e avanti con la forza dei nervi con Engram (3rd e 10), Lewis e Slayton (4th e 4 e 4th e 1), ma colpiti e sbalzati via dalla coda della partita, nel ricordo di quel calcio fallito da Gano, da una pass-interference di Tate a 4 secondi dalla fine.
Fabrizio Mancini
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