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Fabrizio Mancini

WEEK 17 NFL 2020 - Eagles 14 Washington 20

Ultima giornata di NFC East con quattro squadre a scontrarsi, tre per un solo accesso in postseason: Philadelphia l’unica fuori dal giro e Washington già conscia – per lo sbalzo orario delle partite - di avere i Giants, vincenti sui Cowboys, davanti in classifica causa 0-2 di parziale negli scontri diretti. 0-2 è anche il bilancio recente della squadra di Rivera: è ancora sufficiente il solo dimezzarlo, ma urge una W stasera e nient’altro di diverso, prima dell’allestimento del comitato di ospitalità a Brady e a Tampa Bay per il prossimo weekend. Rientra per Washington Alex Smith, va da Gibson e McKissic (3rd e 8), mentre Sims procede di aggiramento – 2nd e 4 da 18 yards – spendendosi quindi da 16 su un 3rd e 10: McLaurin sull’esterno della endzone e alle spalle di Arnold su un 3rd e goal dalle 5 raccoglie il 7-0. Hurts corto ma forte su Ertz, Curl capisce e punta le mani, intercettando palla per un altro paio di interessamenti di Smith a McLaurin e il field-goal (10-0) di Hopkins. Hurts cambia rotta (Arcega-Whiteside) e trova l’interferenza di Fuller, lascia a Ward l’allontanamento laterale dalla tasca con bel tracciante su Fulgham e prende sack da Young, contro il quale gioca Holcomb con un holding di ricarica per le corse di Boston Scott e, dalle 6 al touchdown (splendida, in particolare, la finta terminale su Reeves), proprio Hurts. Philadelphia è coinvolta (Raequan Williams sacka Smith): Hurts con Reagor e (3rd e 7) Arcega-Whiteside di nuovo sulle 6, ormai l’ufficiale ubicazione geografica della tana personale da cui il quarterback neroverde esce di scatto – tra Toohill e Payne - per impossessarsi della endzone avversa (14-10 Eagles). Smith ancora sackato (da Singleton), ma tutt’altro che fuori gioco: 3rd e 6 da 15 yards per Sims, infrazione di zona neutra (3rd e 4) di Hargrave e, dalle 13, centrale in touchdown agguantato alto da Logan Thomas su Edwards (17-14 Washington). Un nuovo alt glielo impone Malik Johnson e McKissic gli controlla maluccio un esterno corto sulle sue 15 con Curry e Epps che si occupano del sequestro di una palla che solo Scott e Clement sanno portar su pur senza eccedere: Hurts, infatti, fa 0 dalle 4 avvicendando Fulgham, Ertz e Watkins, Sudfeld – che lo rileva nel drive successivo – rischia in un solo down safety e intentional grounding, poi – certamente ustionato dal bollore infernale che avverte al contatto dell’ovale – spara lunghissimo tra le braccia volanti di Reeves. Logan Thomas scivola invece sul 2nd e 8 di Smith e Edwards intercetta per Phila: anche uno snap può tuttavia bruciare le mani di Sudfeld, Young ricopre e riporta il fumble, precedentemente toccato a terra da Sweat, l’holding di Moses è un’altra parte attiva di questo ping-pong di possessi e Hopkins muove i punti al calcio (20-14). Anzi no: perché Bostic sacka Sudfeld e Smith – ritrovando però la palla - riscontra problemi di presa-snap non dissimili da quelli del collega, che ne fa una buona quando percorre le 12 yards di un 4th e 4 ma, quando arriva a destinazione – le 26-Eagles -, alla fine del match mancano solo 14 secondi.


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