Calcoli da fare nessuno, casomai qualche rimpianto da soffocare, soprattutto per Houston che, ora, dovrà paradossalmente caricarsi di maggiori motivazioni domenica prossima, quando potrebbe privare Tennessee dell’accesso-playoff. Cincinnati vince la seconda di fila: sa farlo, sempre senza Burrow, anche con Brandon Allen al lancio e Bernard via di catch and run da 28 yards, mentre a Perine ne bastano molte meno su un 3rd e 1, con due Texans che stringono entrambi lasciando impunibile Sample per la ricezione esterna sulle 8 con entrata in endzone (7-0 Bengals). Ancora Bernard e Perine a mille, neanche A.J. Green è alternativa all’altezza per Allen su un 4th e 2, toccato alto da Crossen e quasi intercettato da un compagno in tuffo: Watson, dalle sue 43, arrangia il field-goal di Fairbairn in un unico down da mezzo campo per Cooks, Hargreaves è scorretto (3rd e 3) su A.J. Green, Higgins e Erickson non chiedono invece agevolazioni per stabilirsi sulle 36-Texans (3rd e 7 e 3rd e 4), ripagati però dall’errore di Seibert al field-goal dalle 49, cui perlomeno Cincinnati abbina – col permesso di Houston - l’holding offensivo di Cooks. Allen gira l’attacco da una parte all’altra per 63 yards (A.J. Green e Higgins), Bernard porta acqua e Seibert stavolta segna il 10-3 dalle 35, ma anche Watson, quando vuole, sbraccia consistente: 1st e 10 da Coutee (17 yards) e dalle 25-Bengals splendido trasversale abbrancato da Cooks (10-10). E’ sempre Bernard la spalla primaria di Allen, Perine gli ruba per una volta il posto scattando esterno sul blocco di Sample dalle 46-Texans al touchdown, David Johnson se ne sciroppa 38 per le 18 di Cincinnati e Watson-Akins gliene porgono altre 4 da solcare centralmente per il touchdown. Una flag contro Sample prosciuga il pregevole conto-yards (31) che Higgins aveva procacciato ai Bengals, Allen e A.J. Green risarciscono – 3rd e 11 – per la metà, ma con il profondo per Erickson e la corsa dalle 20 in endzone di Higgins Cincinnati va addirittura in attivo (24-17): David Johnson anche più inarrestabile nelle 15 opposte, ma straordinario anche da ricettore, marcato da Bailey, del mica agevole esterno di Watson da 3rd e goal. Bene Crossen (3rd e 5) su Higgins, male Watt con un’infrazione di zona neutra da 4th down che Allen chiude corto da Erickson per la sua yarda rimanente (Seibert tra i pali dalle 48, 27-24 Bengals): Houston deve rinunciare a 15 yards di violenza non necessaria (Martin) delle 29 messe su da Watson e Cooper, ma se ne riprende in abbondanza con Fells, letteralmente strattonato in endzone da un compagno (Hansen), con Alexander e Bates a tirare dal lato contrario (31-27 Texans). Nelle gerarchie offensive dei Bengals Higgins ormai meritevole della stessa fiducia di Bernard, Allen però non dimentica certo Erickson e (quattro run consecutive dalle 19 alla endzone, 34-31) Perine: Hubbard sacka quindi con fumble Watson, Hunt ricopre per un paio di ultimi sforzi palla in mano (Bernard e Allen), Seibert è impeccabile al calcio finale dalle 36. 37-31 Cincinnati.
Fabrizio Mancini
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