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Fabrizio Mancini

WEEK 16 NFL 2020 - Steelers 28 Colts 24

All’intervallo avevo già trovato l’attacco del pezzo: questi Colts saranno clienti difficilissimi per tutti nei playoff, ma evidentemente anni e anni a guardar football non mi hanno insegnato come possano evolvere certe partite quando le si gioca a Pittsburgh. Secondo tempo da Steelers… degli Steelers, Roethlisberger comanda e a Indy ora potrebbe non essere sufficiente la vittoria contro Jacksonville nell’ultima partita di regular season. Rivers sackato al secondo down da Watt, il terzo (e 8) lo scaglia però tra i guanti di Pittman, con Hines e Taylor a correre, impercettibilmente limitati da Alualu, tra le 15 e il touchdown. A Snell, invece, contro Autry e Houston, non riesce nemmeno un semplice allungo di minima, Mike Hilton prende a pugni un 3rd e 3 profondo di Rivers pur di non accontentare l’omonimo T.Y. e ricopre il fumble da sack di Watt (ancora), inizialmente bucato da Green: Conner di forza per la run ravvicinata del pari, Rivers da 56 yards in tre colpi (Doyle e due volte Hilton) e Taylor senza paura nel faccia a faccia con Heyward e Fitzpatrick sulla endline aversaria (14-7 Colts). Indy, con un altro passo, anche mentale, ritorna poi 22 yards con Hines e flag a favore (Layne): Rivers va diretto dalle 42 al touchdown con staffilata diretta per Pascal su Haden (21-7) e l’intervallo non pare rilassare affatto Alie-Cox e Pittman, men che mai Taylor. Pittsburgh si arrangia con il duro sack di Tuitt che vale il field-goal di Blankenship (24-7), un buon ritorno di McCloud e un gran tracciante di Roethlisberger a Claypool, ma anche l’anticipo nell’angolo della endzone di Carrie all’esterno stretto da 4th e goal per Washington. E’ qui che gli Steelers capiscono di poterla sfangare solo con le maniere spicce: la riduzione temporale dei drive di Indianapolis per iniziare, magari un punt corto di Sanchez e una sventola spaventosa di Roethlisberger dalle 39 alla endzone-Colts, mera manifestazione di tecnica senza il tuffo da acrobata di Diontae Johnson su Ya-Sin. Williamson sacka Rivers, tutto secondo nuovo copione-Steelers, Moore interferisce scorretto sullo stesso Johnson con recidiva di Carrie e Ebron riceve da Roethlisberger sulle 5 cadendo in touchdown sul placcaggio di Walker (21-24). Rivers quasi fermo ormai, con le 18 yards da Doyle che neanche gli fanno respirare l’aria della metacampo avversa e Heyward a castigarne col sack l’indugio prolungato per un qualsiasi pass da 3rd e 5. Di là funziona tutto, invece: le corse di Conner, l’intesa tra Roethlisberger e tutti i suoi scudieri, da Ebron a – altro missile dalle 25 e altro volo pazzesco in endzone - Smith-Schuster (28-24 Steelers) e la difesa, con Mike Hilton e Nelson (4th e 5) che intercettano Rivers, il secondo però con flag contro. Ecco allora T.Y. Hilton (3rd e 5) sulle 35 di Pittsburgh, praticamente le ultime destinate al libero accesso dei Colts: incompleto il 4th e 8 di Rivers a Pascal, vince Pittsburgh.


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