Non sono al MercedesBenz, come nello scorso gennaio, per un Wild Card Round oggi i Vikings, ma la partita di New Orleans, a dispetto di una attuale eliminazione prematura dalla postseason, se la gioca con l’animo di un anno fa e, se i Saints – già senza Thomas - non avessero Kamara (6 touchdown), forse Minnesota vincerebbe pure questa. Brees su Callaway e Sanders per 21 delle oltre 300 yards che passerà in aggiunta alle 155 macinate in corsa dal suo indemoniato runningback, subito deflagrante per il 7-0, Cousins da Conklin (3rd e 3) e Thielen prima di sciogliere il Kamara dei , Dalvin Cook, dalle 15 alla endzone sul blocco di Jefferson. Un Cook, Jared, da spendere anche per New Orleans (1st e 10 da 19 yards), con Murray e l’utile non disprezzabile di una interferenza di Chris Jones su Sanders: tutto fa brodo per far esplodere di nuovo Kamara sul breve (14-7 Saints). Jefferson vorrebbe anche lui fallo a favore da Lattimore, mentre Murray doppia un 2nd e 9 e Brees prova con successo le prestazioni di Juwan Johnson per il calcio di Lutz dalle 30 (17-7). Cousins rischia di rimettere un mandato promettente – 32 yards su Thielen e Olabisi Johnson –, ma nessuno dei Saints arriva a ricoprire prima dell’uscita dal campo del pallone un fumble di Dalvin Cook (Malcolm Jenkins): Jefferson taglia allora la presa nelle 5 e Boone, giù trasversalmente nell’angolo, cerca e trova contro due avversari la garanzia-punti del paletto (14-17). Sanders è la cura di Brees per un 1st e 15 che valica le 25-Vikings, Hand però intercetta su Jared Cook e New Orleans, per non dover ripartire da zero o, addirittura andar sotto, chiede ancora protezione a Malcolm Jenkins, l’intoppo di un 2nd e 2 commissionato a Dalvin Cook e il placcatore, con Onyemata, di Cousins in un sack-split da cambio-possesso. Bravo Callaway a lasciare le mani attive su un contrasto di presa con Gladney che altrimenti Minnesota avrebbe conquistato al prezzo di un altro intercetto: meglio Brees da Jared Cook e Kamara penetra sistematico dalle 5 (24-14), con gli arbitri costretti a riguardarsi un sack-fumble di Granderson che Gardner-Johnson, senza tecnologia, avrebbe riportato in touchdown. Minnesota, ad eccezione di Bailey che manca l’extrapoint finale, sa come ringraziare la sorte: Sanders sfiora appena un esterno di Brees, Nickerson lo intercetta saldo e Cousins stringe in endzone da Irv Smith. Murray – 3rd e 5 da 9 yards - affidabilmente interscambiabile con Kamara, al quale lascerà ancora la copertina (run in endzone dalle 6, 31-20), ma non prima del disbrigo (Taysom Hill) di un 4th e 1: Cousins ha a sua volta scoperto una bella alternativa di lancio (3rd e 6) in Irv Smith, mentre Conklin causa a Minnesota (holding da 1st e 20) problemi che, per metà, almeno risolve: per il 3rd e 9 che avanza c’è poi il roughing the passer di Gardner-Johnson e l’interferenza irregolare di Malcolm Jenkins su Thielen riaggrega invece per il 2nd e goal in endzone dalle 4 il duo Cousins-Irv Smith (27-31). Hand, d’anticipo basso su Montgomery, quasi rimette in gioco un incompleto di Brees, Chris Jones va dritto sulla catch and run di Jared Cook e Kamara è mostruosamente elegante nello scatto con giravolta in touchdown su Wonnum e Anthony Harris (38-27). Reiff scosta per l’ennesima volta dal baratro i Vikings riacquisendo l’ovale da sack-fumble di Jordan a Cousins, Brees su Sanders e Trautman per riportarli lì nei pressi, Taysom Hill per una volta destituisce Kamara (45-27 Saints). Cousins, però, con Irv Smith, non molla: Thielen agguanta in un centimetro un touchdown strettissimo da 4th e goal, Jefferson non raggiunge a una mano l’esterno di conversione (33-45) e Taysom Hill governa splendidamente il rimbalzo fasullo dell’onside kick di Bailey. Dalle 48-Minnesota Brees cala l’assistenza per la ricca progressione palla in mano di Trautman: non può essere che Kamara l’uomo dell’ultimo sprint. 52-33 Saints.
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