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Fabrizio Mancini

WEEK 14 NFL 2020 - Eagles 24 Saints 21

Aggiornamento: 2 apr 2021

Guardate la classifica di NFC East, immaginate di modificarla a vostro piacimento provando a immaginare i risultati delle prossime partite da qui all'ultimo turno e vi renderete conto che quel pareggio contro i Bengals potrebbe far clamorosamente qualificare ai playoff Philadelphia. Sempre che aver aspettato 14 giornate per avvicendare Wentz con Hurts dia ancora una scusante adeguata a coach Pederson: 106 rushing-yards nella strabiliante serata del rookie degli Eagles, subito testato per un 4th e 1 e largo da Goedert per le 37-Saints. L'ex Malcolm Jenkins su Emmanuel Sanders varcando lo scrimmage su un secondo ultimo down, Taysom Hill per Thomas (3rd e 5) e il modesto contributo di corsa di Kamara. Fuori il field-goal di Lutz (influirà), maestosa la catch and run di Reagor per le 23 ospiti e, a proposito di quarti tentativi, certosino trasversale stretto dalle 15 nel primo angolo della endzone di Hurts per Jeffery, sulla palla prima di Lattimore (7-0 Eagles). Hill vuol lanciare lo stesso sull'assalto determinato di Mills, Riley intercetta e, sulle 32, Hurts si accontenta del corto centrale per Ertz e del field-goal tra i pali di Elliott dalle 44. Brutta aria ancora per il quarterback di New Orleans, sackato da Hargrave e respinto su un 3rd e 1 da Barnett e Riley, Hurts illustra invece come si straccia in corsa un 2nd e 11 (15 yards), Miles Sanders esagera cercandosi l'esterno e, dalle 18 di Philadelphia, volando senza freni fino al touchdown (17-0). Altro sack (Cox) a Taysom Hill, Hurts nell'ultimo minuto prima del riposo da Boston Scott e a sgroppare per 24 yards (con contatto illegale di Demario Davis): Elliott fuori di calcio proprio allo scadere, un errore che sul 17-0 non dovrebbe ammettere la faccia da funerale del kicker di casa e lo sguardo torvo di Pederson che, da bordocampo, se lo vorrebbe mangiare. Neanche Phila presagisse le sofferenze del secondo parziale: perchè New Orleans è già nei playoff, ma non ancora in ferie, sente l'odore maschio della partita sporca e, al rientro, scala subito un paio di marce alte per prendersi le 9 con Hill, Cook (3rd e 6) e Murray, Kamara - dalle 5 - punta il paletto d'angolo passeggiando serafico sul blocco d'anca di Trautman a Wallace. Hurts, con Miles Sanders, rialza i ritmi del dinamismo offensivo di Philadelphia sui livelli di prima: su un 4th e 1 altezza 40-Saints lo devono affrontare in due (Marcus Williams e Alexander), Taysom Hill non prescinde da Thomas su un 3rd e 9 che fa oltre il doppio della strada e sbraccia a calata in endzone per Emmanuel Sanders, a terra con palla in mano e Seymour a stringerlo in vita a mò di marsupio. Eagles solo a -3, ci avevano visto giusto Elliott e Pederson allora: Hill da Trautman e Tre'Quan Smith almeno per pareggiare anche a costo di un 4th e 2 che Phila difende di sack-fumble (Sweat) con ricopertura di Hargrave, Hurts rinnova correndo lungo con Reagor per due flag di seguito contro New Orleans (Lattimore e Roach) e Miles Sanders a violare spalla in avanti la endline (24-14). A Hill servono come l'aria Thomas e Kamara, ma Sweat e Hargrave lo sackano ancora e Lutz manca da quasi 60 yards il field-goal di un ripristino 'normale' delle distanze-punteggio. 20 secondi nemmeno e New Orleans ci può ritentare: Alexander sacka con fumble e recupero Hurts, Hill allarga profondo su Tre'Quan Smith e, dalle 20, smarca centralmente Cook (21-24). L'onside kick di Lutz, fermato nel mucchio da Mills, fa discutere (eufemismo: violenza non necessaria di Gardner-Johnson), ma per gli arbitri è roba-Eagles.




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