Turno, da calendario di Week 10, estremamente favorevole per Miami, che ad Arizona ha già vinto domenica e oggi ci vadano i Bills a fare lo stesso se capaci. Come non è tuttavia matematico che i Chargers possano perdere sempre, e quasi sempre da soli, ogni loro partita, ovviamente: Dolphins al di là delle protezioni a infastidire il punt di Mazza con Van Ginkel e Perry ricopre palla proprio ai limiti della endzone per la definitiva penetrazione di Ahmed, giù poi per 18 yards tra un 3rd e 2 e un 2nd e 8 per le 10 ospiti. Sanders mette il field-goal, Meeks però si muove prima e Tagovailoa rientra per l’assistenza corta dalle 3 per Grant (14-0), modificando poi in un 3rd e 10 da 23 yards su Parker un recupero da errato snap di Karras. Che ci ricasca sulle 9-Chargers: Vigil stavolta primo di ogni Dolphins sull’ovale, asportato fin sulle 37 avversarie per un doppio 4th down cui l’ex Ballage e, in touchdown, Herbert assicurano degna conclusione. Il minimo sindacale, dalle 47, per Perry e Laird dopo il ritorno di Grant (20 yards): Sanders calcia da metacampo il 17-7, Herbert va da Mike Williams per un 3rd e 3 e, uscendo esterno sulle 2, potrebbe anche aggregarsi alle corse di Kelley e Ballage, ma si fida più del suo braccio e raggiunge così Henry in endzone (14-17). Tagovailoa rispolvera Ahmed appellandosi a Shaheen per il 1st e 15 che richiama Sanders al field-goal dalle 35 (20-14), mentre Xavien Howard intercetta Herbert risalendo per 28 yards: Grant e Ahmed recano dote più o meno paritaria, bravi Tagovailoa in arretramento a voltare, in touchdown, lato di attacco su Smythe, e Michael Davis a privare Hollins e i Dolphins dei punti aggiuntivi della susseguente conversione (26-14 Miami). Ancora Grant di ritorno per le 38 losangeline, come riecco Sanders al calcio (fuori dalle 47), ma contro Ogbah su un 4th e 1 si ferma presto anche Allen e Tagovailoa può mandare Laird a transitare dalle parti delle ultime 25. Due yards in più (49) rispetto all’errore di prima, ma questo field-goal Sanders lo realizza, mentre Reed ritorna 31 yards e Herbert meglio e prima di così – 54 yards in 70 secondi tra Mike Williams, Parham e, in endzone su Xavien Howard – proprio non può. Vince Miami 29-21.
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