43 punti non sono un passivo da tradizione-Vikings, tanto più se subìto in casa, ma che sorprende comunque non troppo perchè tutti i migliori difensori dello scorso campionato oggi sono altrove con una divise diverse da quella gialloviola e, in più, Green Bay contrappone a chi è rimasto un sovrumano Aaron Rodgers da 4 touchdown passati per 364 yards. La proprietà insiste nel non mettergli lì davanti gente dello stesso calibro di Adams e Jones, ma se lui è sempre questo i Packers possono anche tirare avanti con Ervin, Lazard e un field-goal di Crosby dalle 31 (3-0). L’attacco di Minnesota è invece rimasto lo stesso: Cousins due volte da Thielen e quattro da Cook, che col neo-contrattone nel taschino pare correre anche più leggero (7-3): Vikings benedetti dall’Official Review sulla correzione di un touchdown di Aaron Jones che non varca del tutto le 3 yards necessarie restanti, vigili su Rodgers-Adams (4th e 4 incompleto), dormienti nella protezione a Cousins, sackato in endzone da uno scatto da sprinter di Jaire Alexander (5-7) e già ora parecchio fallosi, praticamente nella media di una flag ad ogni drive. Rodgers e Adams nelle ultime 30, a sorpresa la chiamata di Deguara per le 12 e ancora Crosby dentro per l’8-7 Packers al piede. Green Bay, quindi, sacka Cousins con Za’Darius Smith e si cimenta di nuovo con un 4th e 1: il suo attraversamento da parte di Rodgers è la preparazione alla fucilata in endzone dalle 24, neanche a dirlo recepita da Adams (15-7 Packers), all’intercetto di Jaire Alexander, l’incubo del primo tempo di Cousins, e al mostruoso diretto, ancora di Rodgers, dalle 45, per Valdes-Scantling. Minnesota, però, non crolla: una penalità, stavolta, se la prende a favore (Savage su Rudolph) e Bailey, dalle 35, può infilare i pali per il 10-22 di metà match.
Nel terzo quarto Vikings subito a caccia di un altro ridimensionamento del punteggio, anche da ottenere con il rischio di un precoce 4th e 3 non chiuso da Cousins su Sharpe direzione endzone. Rodgers, invece, non sbaglia una palla: Lazard, ancora un lunghissimo su Valdes-Scantling e, esterno in touchdown, Adams (29-10). Impotenza gialloviola chiarissima, ma non da meno la disposizione a guerreggiare, tra un ritorno di Osborn, un profondo di Cousins su Olabisi Johnson e un altro (anche di più) per Thielen (16-29, con run di conversione a 18 di Dalvin Cook). Speranze, tuttavia, sottozero per gli uomini di casa se Green Bay fa sempre il massimo dei punti e mangia campo a ogni possesso: bomba di Rodgers per Lazard (3rd e 7) per le 5, bis ravvicinato (36-18 Packers) e 40 yards da Adams con run di chiusura di Aaron Jones (mancava solo lui, 43-34). In verità, negli ultimi 8 minuti segnano regolari anche i Vikings, trainati da Irv Smith, Olabisi Johnson e un commovente Adam Thielen, convertendo altre due volte con Cook (26-43) e lo stesso Thielen: 43-34 Packers.
Fabrizio Mancini
WEEK 1 NFL 2020 - Vikings-Packers 34-43
Aggiornamento: 8 mag 2021
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