Facevo molto più indietro i Panthers e, probabilmente, abbastanza più avanti i Raiders quanto a condizione e sistemi di gioco: Rhule dovrà lavorare non poco sulla quadratura difensiva, soprattutto in determinate fattispecie tattiche, ma il suo è già un gruppo con identità commisurata alle poche ambizioni stagionali dei biancocelesti del North Carolina, un gruppo che può prendersi tempo per crescere, a differenza di Las Vegas, strutturata quest’anno, se non per dar fastidio ai Chiefs, almeno per precedere Broncos e Chargers in Division. Match bello, comunque, proprio ed anche per questa attuale incompiutezza delle due squadre: Las Vegas ferma solo sulle 37 avversarie un ritorno di Cooper e Bridgewater è a suo agio con Samuel e Roberts (Slye ok al calcio dalle 47), mentre Carolina non sa proteggersi dalle sbracciate di Carr per Waller e Ruggs e, a una yarda dalla endzone, finisce spacciata contro lo sfondamento di Jacobs (7-3 Raiders). Bridgewater saggia altri ricevitori (Moore), ma gli serve McCaffrey per minare gli argini dei Raiders dalla metacampo-Panthers alla endzone (9-7: Slye fallisce la prova di un extrapoint che al 60esimo peserà di brutto), Brown, Chinn e Thompson serrano invece i propri nelle ultime 7 su Jacobs, Booker e Witten, con Gruden che non si fida di un 4th down pur ravvicinato e fa calciare il 10-9 a Carlson. Ancora in palla Bridgewater: scappa da un sack di gruppo per raggiungere le 32-Raiders e Slye, stavolta, non sbaglia dalle 46. Sembra di essere in pista, un sorpasso di qua alternato a uno di là: Booker rischia con un fumble di fermare la serie, Carr sorprende tutti i Panthers spedendo un 3rd e 2 ad Agholor direttamente in endzone dalle 23 prima che Arnette quasi intercetti Bridgewater, portato da Thomas e Anderson, a riprova della reattiva vena dell’attacco di casa, fin sul punto-limite di un altro field-goal di Slye. Raiders su di 2 all’intervallo e subito di 5 al rientro (Carlson nei pali da metacampo ad ovviare ad un intentional grounding di Carr), ma i Panthers non chinano il capo neanche di fronte a una flag contro Whitehead e ad un’altra trafila di sgroppate di Jacobs, quella terminale da touchdown (27-15 Las Vegas). Bridgewater pazienta quanto basta per riportare prima sotto poi avanti i suoi allertando Moore, Samuel, ovviamente, McCaffrey (22-27) di screen-pass e Anderson, che sprinta in endzone mandando in statistica una catch and run da 75 yards. Non finisce qui: Bridgewater svaria trasversale prima di vedere il ricevitore giusto, sempre Anderson, accontentando il desiderio di conversione (30-27 Carolina) di Rhule. Raiders a un metro dalla sconfitta, forse anche a meno se a Carr, proprio ora, non riuscisse di condurre un drive lineare che incontra un solo 3rd down (con flag contro l'ex Whitehead) e va a chiusura con la run da tripletta (34-30) di Jacobs.
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