Sarebbe bastato l’anno scorso trapiantare a Rudolph o a Hodges il braccio buono di Roethlisberger e Pittsburgh ai playoff ci sarebbe andata a spasso. Differenza chiara tra la partita di oggi e una qualsiasi di quelle, anche delle vinte, dagli Steelers nel 2019, divario schiacciante tra un lanciatore-fuoriclasse e uno, sceglietevi voi quale dei due di sopra, mica scarso ma comunque di almeno – e mi tengo rasoterra - una categoria inferiore. Solo Giants nei primi 5 minuti: si riprendono il possesso perduto coprendo a ridosso della endline avversaria, avvicinata però solo (e di minima) da Barkley, ricoprono con Downs un punt di Dixon bucato da Diontae Johnson e calciano con Gano il 3-0. Roethlisberger riabbraccia la NFL con un quasi-fumble (Conner è lì a salvargli la reputazione), ma pure con un 3rd e 9 trasversale da 28 yards abbrancato da Claypool: Boswell pareggia al piede. Steelers, alla lunga, i soliti molossi arrabbiati in difesa, ma in partenza di secondo quarto non ancora al pieno della carburazione su Smith e Slayton, individuato e raggiunto in endzone da un lungo dalle 41 di Jones, poi intercettato da Watt per una run di Snell e un paio di inviti di Roethlisberger a Ebron e Smith-Schuster (10-9 New York, Boswell non mette l’extrapoint), infine sackato da Williams e Tuitt, come del resto il collega (Lawrence). I Giants perdono campo tra tackle (Bush) e flag (Ratley), Pittsburgh scavalca le loro protezioni con Roethlisberger, ok da Smith-Schuster e Washington, che prende sulle 10 e si gioca l’osso del collo – salvandolo, per fortuna - nello sfondamento in touchdown su Love (16-10 Steelers all’intervallo). Tutti per uno, uno per tutti il motto dumasiano dei Giants per la risalita nel secondo tempo: Jones da chiunque (Sterling Shepard, Toilolo e, 4th e 1 di pass, Barkley) in un drive lunghissimo (quasi 9 minuti) ma non eterno (intercetto Heyward), che Pittsburgh ribalta a fatica (fumble di Snell contro Bradberry con ovale raccattato da Smith-Schuster e sack di Leonard Williams a Roethlisberger) portandosi a +9 con il field-goal di Boswell dalle 36. I Giants di Judge identici a quelli di Shurmur: belle cose periodiche, qualità neanche ordinaria davanti e dietro, ma vai a vedere il punteggio e 99 su 100 li trovi sistematicamente sotto. Poi, vabbè, gli Steelers ti soffocano (altro sack a Jones di Hilton), vanno su con Diontae Johnson e 30 yards di run di Snell sistemando i sospesi residui con Roethlisberger dal medio su Smith-Schuster. Onora sempre gli avversari della massima attenzione fino all’ultimo pallone Pittsburgh: lascerà anche andare senza impegno la combinazione Jones-Slayton dalle 7 (26-16), ma morde - e vince - sulla conversione lunga direzione (mai raggiunta) Sterling Shepard.
Fabrizio Mancini
WEEK 1 NFL 2020 - Giants 16 Steelers 26
Aggiornamento: 10 apr 2021
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