Brucia la California e Arizona giunge in loco per metterci su dell’altro fuoco, versando la benzina della sua esuberanza sull’erba del Levi’s Stadium: trappola che inizialmente i 49ers saltano quasi supponenti con l’inarrestabile Mostert dei primi due drive di San Francisco: 92 yards, di cui 76 al pass di Garoppolo per il touchdown del 10-0 e il resto del terreno precedentemente preparato, con Kittle e una flag contro Simmons, per il field-goal di Gould. I Cardinals quest’anno aggiungono però agli immutati entusiasmo e fiducia del 2019 l’esperienza di una stagione molto buona e, che è poi quello che conta di più, la presa di coscienza attuale di essere diventati, almeno nell'identità, squadra più forte: hanno Hopkins innanzitutto, doloroso sulla pelle della squadra di Shanahan come l’incisione di un bisturi senza anestesia (14 prese per 151 yards, record di carriera), ma prima di lui Ezekiel Turner che para il punt di Wishnowsky, Gardeck che lo ricopre sulle 36, Edmonds che prende esterno da Murray affondando sul paletto della endzone (7-10) e uno split-sack di Blackson/Chandler Jones a Garoppolo. Che, poi, pur giù di nuovo (sempre Chandler Jones, qui da solo) e penalizzato da una falsa partenza di Kittle, porta comunque Mostert a scattare, ma senza superare Campbell/Kennard, di 4th e goal dalla minima: il challenge-Niners conferma, Hopkins - con Fitzgerald - non si tiene, Gonzalez sbaglia al piede dalle 52 e per Murray coinvolgere nel suo attacco multidirezionale Maxx Williams significa incassare intercetto da Tartt. San Francisco può recuperare così, con Garoppolo-McKinnon e un altro calcio di Gould, ma non scongiurare che una run da 20 yards di Edmonds porti Arizona sul 10-13): Gonzalez, infatti, segna qui al piede la sua trasformazione più complicata (56 yards) sbagliandone un’altra dalle 49 al rientro dagli spogliatoi dopo la deviazione di Bosa ad un pass di Murray, sackato da Hyder e, via run introduttiva di Drake (3rd e 1), spedito dalle 22 in endzone dalle 22 (17-13 Cardinals). Juszczyk, allora, di forza in territorio nemico, l'interferenza scorretta di Hicks annulla l’intercetto-Cardinals di Banjo, così da Garoppolo ringraziamenti e il 3rd e goal del controsorpasso (McKinnon, 20-17 49ers), ma di là sempre al top della carica le pile di Murray/Drake: sbilanciato sul più bello invece Hopkins, che cade di ginocchio prima di deporre l’uovo in touchdown. Giusto rigiocare, tanto proprio Drake passa uguale sulla endline 15 secondi più tardi: è 24-20 Arizona, con Peterson/Murphy che, opposti a Bourne e Taylor, osteggiano in trincea le ultime assistenze verso l’orizzonte di Garoppolo.
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