Piacevole nel gioco, da elogiare nel temperamento, inconcludente nelle fasi del dunque: il tipo di squadra che gli al contrario praticissimi Ravens, divorandosela piano piano, come il ragno con la mosca, si divertono di più ad affrontare, domandone l’entusiasmo beneaugurante dell’intercetto di Reddick, un marcato, convinto segno del territorio da parte di Carolina agli assalti tutta corsa di Dobbins e Edwards. Dalle 17 di Baltimore Hubbard rilancia forte fino ai limiti di sopportazione di Elliott (3rd e 4th e goal in una duplice saracinesca all’ultima guardia di campo ospite), ma prima Bynes/Stanford, quindi Burns, confermano quei minacciosi altolà già promessi a chiare lettere ai corridori di Harbaugh, nell’occasione Dobbins – ancora – e Huntley. Riprende perciò coraggio Hubbard in dilagante catch and run da 29 yards per le 18-Ravens, Clark più avanti quasi gli scippa un fumble, ricoperto da Daley, e Elliott è di nuovo maiuscolo nel sack a Grier: visti questi rischiosissimi preludi l’errore di Slye al field-goal dalle 37 vale triplo in negativo, ma Carolina resta concentratissima, pazienta quando Edwards varca d’impeto un 3rd e 3 e ricopre con Chandler sulle 12-Panthers un fumble di Oliver che, suul tackle di Luvu, si perde la ricezione suggeritagli da Huntley. Dura, tuttavia, intimidire o innervosire Baltimore, che sacka Grier con Chris Smith e concede il minimo sindacale a Hubbard e Spencer Brown: Slye, stavolta, bene al piede dalle 41 (3-0 Carolina), ma Huntley è una molla nel pass in caduta da 3rd e 1 a McCray sul quale Oliver ricava una presa nelle 30 (3rd e 5) per il pari di Tucker dalle 29. Fatica e frustrazione emergono implacabili nel secondo tempo dei Panthers, offuscando gradualmente le idee di Grier, e non frutta a Rhule il cambio con Walker: si infortuna ed esce anche Kenny Robinson, Luvu fa quel che può su Victor, non così Middleton, battuto da Huntley/TySon Wallace su un 2nd e 8 da 25 yards, con Sarell e Tomlinson che aprono sulle 2 un doppio blocco alla corsa di McCray (10-3 Ravens). Solo l’orgoglio tiene in piedi i Panthers, che non ne vogliono sapere di arrendersi alle ripetute rapide di TySon Wallace e Huntley (3rd e 3) e, anche se la stanchezza accorpa flag (perfino un Too many men on the field e un holding di Fletcher in stato di punt formation), Baltimore deve transitare ancora per i pali se vuol segnare (13-3, field-goal Verity dalle 44). Sempre più di rado, ormai, i Ravens superano il secondo tentativo per imbustare down, 3rd e 6 Huntley-Oliver per le 20 a parte: la resa finale sul placcaggio simultaneo di Julius e Johnston cui sfugge a corsa del 20-3 di TySon Williams. Diciannovesima vittoria di fila in preseason per Baltimore: pareggiato il record dei Packers di coach Vince Lombardi 1959-62.
Fabrizio Mancini
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