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Fabrizio Mancini

PRESEASON NFL 2021 WEEK 3 - Cowboys 14 Jaguars 34

Perdendo pure questa, Cowboys e Jaguars chiuderebbero la preseason con il pieno di sconfitte, che sul conto di Dallas la sconfitta inaugurale dell’Hall of Fame Game contro Pittsburgh assomma il debito di una partita in più. Jacksonville, dalla sua, non conosce W da quasi un anno e Trevor Lawrence da quelle parti ce lo hanno portato proprio per annullare, prima o poi, questa indegna statistica da perdenti. In Florida, certo, il rookie da Clemson non ci è arrivato da solo: il suo 11 su 12 odierno nasce anche perché Dorsett gli tiene un lungo esterno da 38 yards e si forma attraverso il 3rd e 4 largo, a spiovere in touchdown, per Pharoh Cooper. Nahshon Wright, nella fattispecie, tiene troppo le distanze dall’ex Texans, limitandole poi decisamente di più in un successivo anticipo, ancora da 3rd down, su Collin Johnson, mentre gli arbitri incolpano Ron’Dell Carter di roughing the passer e Lawrence, già in marcia gratuita per un’altra flag (Brandon Smith) su azione di punt-Cowboys, incede nelle 25 avversarie con Manhertz e le trasvola (2nd e goal) ripetendo alla perfezione per Shenault, contro Burton, l’assistenza del 7-0. Colti in flag anche i Jaguars – infrazione di zona neutra di Bryan su un 3rd e 8 -, ma a Dallas serve un 4th e 3 da quasi 15 yards (Malik Turner) per guadagnarsi il diritto ad un altro giro con Hardy di giostra con Hardy e, 2nd e 9 dalle 19 fin nel primo angolo della endzone Gilbert-Aaron Parker (7-14). Beathard vuole che nessuno dubiti dei suoi galloni da riserva primaria di Lawrence e chiarisce il concetto con un profondo ok da 45 yards su Devin Smith, ma il replay non ne valuta allo stesso modo il corrispondente 1st e 10 dalle 30 al touchdown per Cotton e Lambo calcia tra i pali il 17-7 Jaguars. Un depauperamento-yards dalle sue medie personali che il quarterback di Jacksonville non accetta e pianifica allora al millimetro per le 45 dei Cowboys una review tecnica col medesimo ricevitore: Mukamu intercetta e Gilbert si riporta da Parker, cercando – 3rd e 10 - l’aiuto di Fenhoko almeno per un field-goal pre-intervallo che Zuerlein manda però out dalle 56. Alla ripresa Ozigbo deve retrocedere fin sulle sue 43 a recuperare per Jacksonvlle un fumble da snap inasprito pure a 2nd e 32 dalla falsa partenza di Ellefson, scattando quindi quel poco che basta perché gli interessi aggiuntivi di un facemask di Mukamu ricollochino un iniziale 1st e 10 per Cotton, a disposizione anche di Luton (3rd e 5) con Hammond (1st e 20 da holding di Wallace-Simms) e il tuffo sul paletto della endzone di Treadwell (24-7). Dallas manda già DiNucci al macello di una doppia chiusura mancata al lancio (3rd e 4th e 1) su R. Davis e Mitchell e,nelle proprie 5, toglie solo mezzo possesso, con Hamilton, ad una run di Cottrell. Lambo segna al piede il 27-7 Jaguars, con un holding da kick (Mukamu) a negare campo a DiNucci che, sulle sue 18, rifiuta, per quanto serva ormai, il 4th down: Dallas, tanto, sembra aver deciso di rinunciare a contestare Luton, Tyler Davis e l’irruenza delle corse di Ozigbo, non più contrastabile a cervello spento e gambe ferme (34-7). Il sack-fumble di Patrick, se non ricoperto da Knight, bloccherebbe probabilmente anche il punteggio, sentenziando l’umiliazione di DiNucci, in escursione invece nella metacampo di Jacksonville di 4th e 3 stretto con Brandon Smith e ad uscire in endzone dalle 8 per Dixon. 34-14 Jaguars.


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