Resta delle proprie idee sull’impiego-zero dei titolari in preseason coach McVay, una scelta che non gli cambia tuttavia la mentalità di pretendere dai Rams che giocano il supplemento di combattività necessario per fare partita pari, a Denver, fino all’ultimo lancio, contro una delle squadre finora più brillanti del comparto-NFL 2021. Gordon, invece, non certo uno da seconda fascia, è opzione primaria-Broncos per le corse su un 2nd e 10 da 15 yards: è primato-drive, perché i Rams subiscono il nulla dalle idee di Bridgewater, pensate ma non eseguite da nemmeno uno tra Okwuegbunam, Beck, Sutton e Patrick. McManus, perciò, al calcio dalla distanza (54 yards, 3-0), con Haydel che dall’altra parte ritorna palla fin quasi a metacampo, mentre un facemask di Alexander Johnson funge da incoraggiamento alle run ok di Xavier Jones e Perkins (3rd e 1 e 3rd e 4) per il field-goal del pareggio di Matt Gay dalle 23. Denver ancora solo e soltanto Gordon, per Perkins un altro 3rd down corto passato in proprio e il sack di Jewell: Rams avanti con Gay al piede dalle 54 (6-3) e finalmente Bridgewater connesso a Saubert e Sutton, di 3rd e 7 sul trampolino delle 20 californiane e da lì in tuffo contro Rochell sul susseguente 1st e goal dalle 8 (10-6 Denver). L.A. la fa scontare a Lock, sackato durissimo da Hoecht per un fumble e la ricopertura tutto compreso nel prezzo: con Browning di guardia Broncos impegnati al minimo dagli scatti dei soliti Perkins e Xavier Jones (22 per 94 yards alla fine), così Gay deve ripresentarsi alla trasformazione ridotta dalle 30 (9-10). Più complicato, al rientro dall’intervallo, per Denver guardarsi da Blanton e Trishton Jackson (41 yards in due down): Motley e Locke però, mobilitandosi nelle proprie 10 su Haydel e Jacob Harris, rendono di nuovo obbligatoria la chiamata di Matt Gay per il 4 su 4 ai field-goal con ribaltamento-Rams (12-10). Crockett, di ritorno, arringa all’arrembaggio i Broncos, con Lock da Benson per le 25 ospiti, poi centrale per la ricezione-touchdown in girata su 31q di Austin Fort (17-12 Denver) e le run di Scott: è forse una deviazione a decentrare leggermente la mira di un 3rd e 10 di Rypien per Pierson-El, Rozeboom intercetta e Perkins controassalta in compagnia di Atwell, fino all’impatto fatale di Otis Anderson (4th e 1 sulle 35 di Denver) sulla diga McCain/Jamar Johnson. Rams non da meno lì dietro sulla reverse-run di Cleveland (3rd e 7),stoppata con fumble da J.R. Reed con recupero di Banks: un turnover che cambierebbe la storia del match senza la correzione alla chiamata arbitrale del review: Perkins a remare, perciò, dalle sue 12 invece che dalle 40 avversarie, anche sull’onda nemica di una flag (A. Jackson) restituita per metà da McCain, e di uno split-sack di Agim e Wade. Eppure L.A. tiene giù in trincea la bandiera bianca, viene via da un 3rd e 10 con run da 20 proprio di Perkins e da un 4th e 1 (Otis Anderson): Jamar Johnson di pugno per allontanar palla in endzone e troppo lungo il 4th e 15 finale per Jacob Harris, scortato da 49. Denver.
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