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Fabrizio Mancini

PRESEASON NFL 2021 WEEK 3 - Bills 19 Packers 0

Aggiornamento: 30 ago 2021

Ci sarà tempo per definirli, domani, la squadra di Jordan Love: oggi però i Packers restano ancora pluridipendenti da Aaron Rodgers, del quale – per forza di convenienza – devono tollerare lamentele e imposizioni. Meno totalizzante, ma comunque rilevante l’identificazione dei Bills con Josh Allen: il nuovo riferimento tecnico di Emmanuel Sanders, all’ennesimo trasferimento di prestigio con obiettivo-anello, cui Buffalo si propone ostentando una sempre maggior autostima se la velocità di gamba e pensiero del suo quarterback coach McDermott la mette con successo e coraggio – 3rd e 20 diretto in endzone dalle 31 da sack precedente di Rivers - a disposizione di un ex quarto giro diventato nel contesto di Buffalo terribile cecchino da touchdown (Gabriel Davis, 7-0). Green Bay resta in vita su un 3rd e 3 perché Hughes fa infrazione di zona neutra e inizia a rendersi conto della propria incisività quando Love elimina le negatività di una falsa partenza di Malik Taylor richiamando lui medesimo sul 2nd e 12 da 13 yards che ne deriva: Dillon con Kylin Hill di run fino a quando Klein non lo neutralizza, Love non insiste e appalta al pass centrale il 4th e goal sull’ultima yarda che White allontana in tuffo dalle mani di Bagelton, ricontattato presto anche lui da Love (3rd e 7) per un secondo 4th down organizzato in una nuova esecuzione lunga (ok Love da Dafney per 23 yards sulle 21 avverse). Endzone-Bills, però, sempre più impraticabile per i Packers: Epenesa intercetta, Allen perdona con Beasley le fermate forzate da flag che Gabriel Davis e Hollister impongono alle cadenze altrimenti insostenibili dell’attacco di Buffalo, beffandosi nel frattempo di un 4th e 2 e – 3rd e goal – assistendo in corsa Zack Moss in touchdown. I Packers mantengono la mente lucida intuendo e bocciando l’investitura a runner-stoccatore di Matt Haack, un punter, in una sorta di fantasiosa trick-conversion (13-0 Bills) ed è sveglissimo anche Love nel recupero di un fumble da snap con profondo da altre 27 yards per il prediletto Malik Taylor: quanto a imprevedibilità offensiva non ci sarebbe storia, ma Kylin Hill, delegato quasi unico di ogni consegne alla mano, porta comunque i risultati che coach LaFleur gli chiede. E’ Crosby che non rispetta le ordinazioni e manda fuori il field-goal che sbloccherebbe meritatamente lo score dei Packers dalle 28, mentre Thomas – ora che McDermott toglie Allen, rassegnandosi ad allenare down decisamente meno vivaci - sacka Love, come a volersi immortalare a simbolo difensivo di una squadra che, sia chiaro a tutti, non è straordinariamente performante solo davanti. Dove, tuttavia, Fromm assicura comunque i suoi profitti importanti e continuativi con Kumerow (3rd e 2), Whyte e (3rd e 15) Powell, scatta in endzone facendosi invisibile dietro il blocco di Bobby Hart, ma non si accorda con lo stesso Kumerow nella misura del servizio di conversione (19-0). Da parte Packers, Malik Taylor si trova bene anche con Benkert, cui una interferenza di Dafney aumenta però a 16 un 2nd e 6 chiuso ampiamente con Hazelton: Tim Harris aspetta Patrick Taylor proprio sulla linea del traguardo-down, negato poi a Dexter Williams (4th e 1) da Basham. Ospiti sempre lì con la testa, comunque, ma il sack di Zimmer sovrasta l’ultimo tentativo Benkert-Amari Rodgers su un 4th e 19 ridotto solo di 8 yards. Vincono i Bills.


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