Accoppiamento da playoff, ma per ora è solo preseason: se Ravens e Saints se la vedranno ancora in stagione gli uni contro gli altri in un match ad eliminazione diretta dipenderà parecchio dagli umori di Lamar Jackson e Michael Thomas. Per squadre del genere, comunque, il concetto che la classe non è acqua può assolutamente valere anche se applicato a seconde e terze linee: per gestire il post-Brees Payton pare non vedere ancora nessuno che non sia Taysom Hill, da Callaway su un paio di subitanei 3rd down, come sono due i Ravens – Broderick Washington e Harrison - che privano del pallone, ricoperto da Elliott, la run di Murray. Onyemata lo riconsegna a New Orleans balzando (3rd e 5) su McSorley, ma la ricezione di un 3rd e 8, alla fine di questo vibrante ping-pong di possessi brevi e alternati, scivola tra i guanti di Ty Montgomery incollandosi su quelli di Geno Stone. Queen sacka Hill e, se i Saints non scontano l’infrazione di zona neutra di Davenport, al pedaggio ci passano appena dopo un altro turnover, quando Devonta Freeman si scontra con Madubuike e molla l’ovale nelle disponibilità di Board. Riparazione parziale ancora di Onyemata con il sack a McSorley, che costringe Tucker a sparare addirittura dalle 56 il field-goal del 3-0 Ravens: New Orleans finalmente solida in corsa con uno scatto triplo – e tuffo risolutore sul paletto d’angolo contro Westry - di Tony Jones (63 yards, 7-3 Saints). McSorley su Duvernay e Jaylon Moore, Ty’son Williams per le 17 (3rd e 1) e, sul più bello, l’holding di Mekari che richiama i Ravens al calcio (stavolta tira Verity, 6-7 dalle 42), con Stephens e Chris Smith che sackano in simultanea Jameis Winston senza scoraggiarlo (3rd e 9 e 1st e 10 l’uno dietro l’altro per 59 yards totali su Montgomery e Juwan Johnson, poi il centrale dalle 8 che Humphrey blocca su Averett in uno stato di complicatissima coordinazione: 14-6 Saints). Nessuna differenza, per Geno Stone, tra Hill e l’ex quarterback dei Buccaneers, intercettato come il collega dall’ex Texans a 7 secondi da McSorley, che si fa perdonare l’appena precedente scambio di persona Bryce Thompson-Duvernay correndo 22 yards e adagiandone 15 su Jaylon Moore per il field-goal dentro di Verity dalle 53 (9-14). Nel secondo tempo New Orleans sfoggia Ian Book, che scavalca con Easop Winston e Tony Jones le problematiche non solo di due down allungati a 16 e 15 per flag contro Landon Young e Murphy, ma anche di un suo intentional grounding da 3rd e 18 riportato a zero dal taunting di Westry, prima che Saints e Ravens riprendano a regalarsi drive per i tackle/sack-fumble Ar’Darius Washington/Tony Jones e Burrell, durissimo nel fermo a Huntley, in piedi come nulla sia successo, però, pronto su Gray e Wolf (2nd e 10 e 3rd e 3) e, dalle 7, vispo nella run-touchdown che, sempre palla in mano, Ty’son Williams converte per il 17-14 Ravens. Book, invece, senza scampo sul sack doppio di Fort e Ferguson, l’intercetto di Wade a 1’49” dal termine lo stronca definitivamente. Vince Baltimore 17-14.
Fabrizio Mancini
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