Due New York da rivalutare. Ripartendo dai quasi playoff dello scorso campionato per i Giants, ricominciandoal contrario totalmente da zero con i Jets, ricostruiti dal nulla in offseason da una proprietà che ha seguito l'elementare criterio-base dell’affidamento della guida tecnica della squadra ad uno specialista riconosciuto della difesa (casuale il sack di Huff a Glennon dopo neanche 30 secondi?), non importa se a debutto da capo allenatore di una squadra NFL. Coach Robert Saleh, dunque, poi tutto il resto. Che, scrutando l'altro lato del campo, dovrà passare - e ci pootrà passare bene - per forza dalle mani di Zach Wilson, seconda scelta biancoverde assoluta al Draft di Cleveland: 9 yards da Corey Davis (3rd e 6), le spinte podistiche di Michael Carter e Ty Johnson poi, dalle 30, il field-goal di Naggar (3-0 Jets). Wilson per altre 28 yards tra Keelan Cole (3rd e 9) e Vyncint Smith, c’è Kroft da 13, ma non basta per depennare il 3rd down alzato a 14 dall’interferenza offensiva proprio di Cole: sul 4th minimo che arriva Ty Johnson rimbalza stavolta contro Shelton e B.J. Hill. I Jets trasgrediscono alle regole di correttezza anche dietro – Echols su Sills -, ma Sherwood/Nasirildeenvaligiano del pallone Clement nelle loro 5 con recupero-fumble di Dwumfour, che più tardi aggredisce anche di sack (Thorson) con la collaborazione di Marshall. Per i Giants è Coughlin, invece, ad abbattere White: ovale libero anche qui, ma protetto da Walter, e White ok - 3rd e 18 da 20 yards - su Mims/Montgomery, mentre Saleh ha già sciolto Perine di corsa in apertura-drive, se lo rigioca in chiusura dalle 4 – 10-0 – e intanto ammira entusiasta l’invasione regolare del territorio retro-scrimmage di Valoaga nel disinnesco di Morris. Il coach dei Jets ci vede poi lunghissimo e chiama challenge quando Coughlin stoppa sì Walter, ma una volta che quest’ultimo ha già superato il 3rd e 8 minimo perché Morgan possa rinnovare la sua assistenza a Mims per le 34-Giants: la nota stonata è l’errore al field-goal di Naggar, come l’interferenza su Willis di Ballentine, presto pronto a riscattarsi tuttavia in anticipo alto su Sills (4th e 4). Compiti difensivi quasi senza macchia, insomma, per i Jets, a che pro altrimenti il ragionamento iniziale? L'offensive-team, invece, continua ad incappare in trappole: Quincy Wilson e Brunson fronteggiano Yeboah con fumble e ricopertura di Rodarius Williams che, non scivolasse intorno alle 20 avversarie se ne andrebbe incontrastabile in touchdown già un paio di minuti prima del 3rd e 14 da 21 yards che Damion Willis (7-10) raccoglie da Thorson, sackato poi nella sua endzone proprio all'innesco dell'ultimo attacco rossoblu. Quello – almeno – di un pareggio che il doppio placcaggio di Marshall e Rasheed muta viceversa in safety: 12-7 Jets.
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