Finale Superbowl 2019 in formato preseason: ma, come già detto per Ravens-Saints, è la media del livello di squadra che fa interessante una partita, non tanto l'obiettivo per cui si gioca. 49ers e Chiefs ci fanno vedere tante belle cose, specie difensive, tutte fatte con mordente e concentrazione da stagione regolare: Garoppolo e Mahomes, con Aiyuk e Kelce, presenziano ad un drive cadauno, poi Chris Jones sacka Trey Lance e Tyreek Hill - perchè c'è anche lui - se ne va di reverse-run sul blocco di Demarcus Robinson subendo poi pass-interference da Hufanga: Edwards-Helaire sulle 5 per scampare ad un 3rd e 2 e Pringle esterno a ricevere da Henne il 7-0 Chiefs. 20 secondi dopo segna anche San Francisco: non pareggiando di preciso il conteggio dello score, perchè Gould non mette l'extrapoint, ma Trey Lance, fintando di liberare un runningback andando invece lunghissimo da Sherfield - che Devon Key rincorre inutilmente fino alla endzone -, fa già esplodere di delirio i tifosi dei Niners assieme all'intercetto di Lenoir a Henne, un turnover che McKivitz conserva recuperando il fumble di Sermon. Jennings e Gallman corrono per un'altra quindicina di yards e Gould mette dalle 36 il field-goal del 9-7 San Francisco, poi il sack di Burgess a Henne e appena un paio di 3rd down concessi a Damien Williams e Kemp ad adeguata distanza di sicurezza dalla metacampo californiana. Tra i Chiefs vacillano calma ed equilibrio: violenza non necessaria di Darwyn Thompson, falsa partenza di Dieter, regolare invece il sack di Ward a Lance, ma troppo ridotto il ritorno di Shepherd perchè Butker benefici di un field-goal più vicino delle 62 yards da cui manca il controsorpasso biancorosso. Chiefs in spogliatoio per una revisione generale e infatti meglio registrati nel secondo tempo: corsa da 4th e 1 per 4 yards di Thompson e bel liftato esterno - su Fortson - di Gordon, cui Nacua alza un lungo da 3rd e 9 che JKen Webster intercetta oltre la linea laterale. Butker a bersaglio dalle 52 (10-9 KC), ma per capire quanto i 49ers non perdano tempo a rimuginare sui rimpianti si sappia che Matthews prima fa holding offensivo da 2nd e 15, poi si va a riprendere con l'interesse di una yarda il perduto: molto meno avveduto Rosen, intercettato comodo da Ward, su un 3rd e 8 centrale - dove, però, non si vedono Niners - dalle 19, procacciate dagli scatti di Gallman e Hasty. Barrett reagisce sackando Buechele e Rosen riparte autostimato Nsimba Webster e Hasty che, però, al miliardesimo scatto perde l'ovale per strada mentre cerca l'ubicazione del varco buono per passare: Bootle ricopre sulle 37-Chiefs. Il sack a Buechele stavolta è doppio (Daniel/Willis e Vanderdoes), ma San Francisco ci rimette un'enormità di più per la violenza non necessaria di Nacua sullo stesso quarterback ospite. Butker nei pali dalle 46, 13-9 Chiefs, ma la conferma dell'immortalità dei 49ers è nelle gambe di Nsimba Webster, che come l'Araba Fenice, risorge con ritorno e reverse-run da 77 yards: accanto a lui si rigenera pure Hasty, muscolare dalle 4 al touchdown senza mai perdere un possesso contestato da Reid, ma rivisto e confermato come ok al replay. I Chiefs prendono esempio: Ffrench ritorna 26 yards determinanti, Buechele ne sistema 39 nella custodia di Powell e Fortson e, 3rd e goal dall'ultima yarda, passeggia in endzone con la palla tra le mani, mentre i Niners studiavano come contenere la run di Derrick Gore. Una beffa: vince - nonostante Butker sbagli l'extrapoint - Kansas City 19-16.
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