Wild Card Round con fattore campo: un finale di stagione inimmaginabile, almeno fino ad un certo punto del campionato, da Ron Rivera, che pure nella sua vita, sportiva e non – tanto più oggi che si divide tra campi di football e stanze di ospedale –, mai ha approcciato da battuto in partenza una qualsiasi sfida. Un risultato di fatto straordinario per Washington, anche se in qualsiasi altra Division con 7-9 di media si sarebbe rimasti a casa: Tampa Bay, col suo 11-5 da sbandierare, ha perciò tutto da perdere, pur se recupera Mike Evans e, tra gli avversari disponibili, non si intraveda Alex Smith. Heinicke, però, non lo farà affatto pesare: conta già tanto invece il facemask di Fuller su un 2nd e 10 da 15 yards Brady-Evans, con Fournette/Godwin nelle 20 e Succop a centrare i pali dalle 29. Minter interviene sul pass di Heinicke per facilitare l’intercetto di Murphy-Bunting in tuffo, Brady ricorre a Miller (3rd e 10) e, dalle 36, manda Darby ad arrancare impotente sulla presa del 9-0 (extrapoint di Succop bloccato da Reaves) di Antonio Brown. Washington corre con Heinicke e Gibson, piazza Sims sulle 9 (3rd e 8) e si fa largo (3rd e goal dalle 2) in endzone con McKissic, mentre nei Bucs marciano spediti Antonio Brown/Forunette e Brady sceglie ancora in Darby la vittima da sacrificare per la sua assistenza profonda (27 yards) a Godwin. Arians vuole convertire, Fournette però scivola collassando nei pressi della endline e valgono solo un field-goal di Succop (18-7) le sue 30 yards in tre down che, nel drive dopo, recano Tampa Bay nelle 35 con l’ausilio di un 1st e 10 da 19 Brady-Brate. Nelson sacka Heincke da tergo, Rivera non si fida – nelle 31 di Washington e con 82 secondi ancora da giocare - di un 4th e 4 da 3rd e 16 (Sims) e non sbaglia (Brady giù da Sweat), perché Tampa Bay soffre contro McLaurin e Logan Thomas, fa offside - Pierre-Paul -, manca un intercetto non enciclopedico ma, alla fine, è solo a -8 (field-goal di Hopkins dalle 38), con Scherff che commette pure holding su un 3rd e 7 e Brady bussa a metacampo con Evans e Brate. Vaughn non è Fournette, però, e cede il possesso a Curl e Payne, Heinicke torna di là con Sims, Gibson e un fallo contemporaneo di Murphy-Bunting, accelera dalle 8 sul paletto d’angolo (18-16) e stringe su McLaurin, interdetto da Whitehead, una conversione nulla. Brate (3rd e 3) e Fournette si rimettono a disposizione di Brady, sackato sulle 20 di Washington da Payne (Succop al piede, 21-16 Tampa Bay) e con il dosatore da 39 yards (20 e 19) per Evans. Fournette è sprinter dominante sul breve (28-16), ma anche Heinicke cresce maisucolo con Sprinkle, Logan Thomas (3rd e 3) e McLaurin (2nd e 9), allargando dalle 11 (3rd e 10) in touchdown per l’arrivo di Sims (23-28). Assolutamente incontestabili da Washington i colloqui Brady-Evans, qui Fournette ci entra solo d’appoggio – 14 yards per le 26 -, ma al momento giusto perché Succop muti in field-goal (31-23) il sack di Payne a Brady e prevenga quello terminale di David a Heinicke. Buccaneers avanti.
Fabrizio Mancini
PLAYOFF 2020 WILD CARD ROUND - Washington 23 Buccaneers 31
Aggiornamento: 1 apr 2021
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