La responsabilità di battere per la terza volta in stagione Tampa Bay, dopo il netto 2-0 in campionato si divora vivi i Saints: senza i cambi di marcia di Taysom Hill, assente di serata assieme a Murray, tracolla clamorosamente anche Brees, consegnando con tre intercetti la partita a Brady. Con meno obblighi di passare il turno a tutti i costi i Buccaneers, cui dispiacerebbe comunque disperdere già dopo due turni playoff il sacrificio, in pre-season, di aver portato in Florida il quarterback dei quarterback con Gronkowski e – stasera limitato anche lui da un problema fisico – Antonio Brown. In perfetta salute, al contrario, Deonte Harris con un ritorno da 54 yards da punt di Pinion, poi Whitehead colpisce violentemente Sanders casco contro casco e Kamara si distende quanto può – dalle 7 pochino, in verità - per il calcio da 3 di Lutz. Demario Davis, però, sacka Brady e Deonte Harris filerebbe per altre 67 yards, stavolta fino in fondo, se gli arbitri non intravedessero un blocco illegale di Granderson: meno grave il fallo di Pierre-Paul su Kamara - specie dell’infortunio al gomito che toglie ai Bucs Cichy -, sfruttato da New Orleans solo con il field-goal del 6-0 di Lutz dalle 42. Brady manda su Ronald Jones e si preoccupa del 4th e 1 che resta, stessa strategia con Fournette (13 yards), poi gli basta andar corto da Godwin su un 3rd e 10 dimezzato dall’infrazione di zona neutra di Davenport: Malcolm Jenkins gli indovina perfettamente la traiettoria di un 3rd e 1 per il taglio in presa di Gronkowski e anche Succop deve calciare (3-6) dalle 26. Brees, invece, senza sprezzo del pericolo quando allarga prevedibile su Michael Thomas un 2nd e 9 intercettato da Murphy-Bunting per un ritorno da 36 yards che Tampa Bay dovrà aspettare pochi secondi per festeggiare in formato-touchdown: McCoy alla disperata chiude l’angolo della endzone, Brady stringe stretto da Evans il +4. La partita cita ancora Murphy-Bunting, qui per un holding su un 3rd e 6 Brees-Cook (strattoni reciproci, però, direbbero le immagini), e Payton orchestra, con Kamara e Sanders, uno scambio volante che Winston, terzo attore della vorticosa scena, dalle sue 44, finalizza lungo per l’inserimento centrale di Tre’Quan Smith (13-10 Saints). Marcus Williams intercetta Brady troppo vicino all’esterno del campo – su Antonio Brown – per restarci tutto dentro, piedi e palla inclusi, il facemask di Lattimore su un ritorno da 0 yards di Callaway retrocede però New Orleans, alla fine del gioco senza nemmeno la minima possibilità di scegliere quando Peat fa falsa partenza su un 4th e 2 in stato di run formation: Brady riparte pertanto da Fournette e ripiega su Antonio Brown per le 24 di New Orleans, Godwin non gli ferma un 2nd e 15 e Succop fa 2 su 2 al piede dalle 37 (13-13), mentre Kamara si divide con Montgomery e – 3rd e 1 – Brees negli scatti di avvicinamento alla endzone dei Buccaneers, dove Tre’Quan Smith è plasticamente fantastico nel ricevere il 20-13 contro Cockrell. Un intelligente strattone di Winfield sbilancia quindi Cook, fresco di ricezione, White raccoglie la persa e la ritorna: Brady per Brate e, dalle 6, di 3rd e 5 corto ad accontentare Fournette (20-20), con Tampa Bay molto più pratica nel ripristino degli imprevisti – l’anticipo di Cockrell su Kamara a seguito della flag contro Dean su un 3rd e 4 o l’holding di Wirfs che Brady ripulisce (3rd e 11 da 15 yards) per Tyler Johnson -. Miller cattura un bel 3rd e 5 in discesa sulle 31 avversarie, bravo su di lui (3rd e 9) Lattimore, ma Succop può andare nei pali dalle 36 per tre punti d’oro se rafforzati dall’intercetto di White a Brees, anche questo ritornato forte (28 yards) per Brady, che esce da Gronkowski – 2nd e 8 – e supera facile l’ultimo tratto di campo-Saints (30-20). All’intercetto di Brees anche Edwards, Tampa Bay al Championship di Green Bay con Brady-Godwin (3rd e 8) e Fournette.
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