Farli giocare di notte o di giorno, finora, non ha mai modificato in peggio i parametri-partita dei Philadelphia Eagles: inquadratissimi, freddi, implacabili. Mai battuti, soprattutto. Ai Texans, va , il merito della convinzione di poter essere all’altezza di contrastare cotanta completezza: Burkhead calpesta la linea delle 40 ospiti – 3rd e 5 –, poi l’esterno da 34 yards Mills-Dorsett, con il suo primo ovale toccato in stagione il rookie Quitoriano spunta invece in endzone tra Wallace e Epps (7-0 Houston). A far da controcanto stonato, però, la fallosa interferenza-Texans di Pitre, per ratificare la quale Hurts deve tuttavia stirare lungo un 3rd e 6 da Watkins: regge il blocco di Kelce sulla run breve, seppur da 4th down, di Sanders (7-7) e Johnny Johnnson si sversa sull’erba nella presa di un sack-fumble di Nelson, ma anche Mills crolla contro Hargrave cedendo a Goedert/Pascal le 21 di Houston, limitate ancora da Sanders/Hurts per la corsa finale, a battere Christian Harris, di Gainwell (14-7 Eagles). Daemon Pierce a tutta pure lui, come da inizio stagione del resto, Mills accoglie il neo-Texans Johnson – Tyron - e dalle 13 assiste il tuffo-touchdown di Chris Moore (14-14), affrettando la controffensiva di Hurts con Gainwell/Goedert: Elliott, dalle 54, manca il field-goal di fine primo tempo, Hughes/Brevin Jordan accedono rispettivamente al secondo di sack e holding, Kirksey compensa - favorevole ai Texans la correzione del challenge - stoppando retroscrimmage a Sanders un 3rd e 1. Sacrificio vano se la forzata voglia di resilienza di Mills incontra l’intercetto a terra di Gardner-Johnson, che A.J. Brown remunera – ritorno da 25 yards compreso - guadagnandosi in endzone la posizione ideale per il 21-14 Eagles, con Owens pietrificato qualche metro più in là dal movimento dall’ex Titans: Chris Moore, viceversa, senza freni di catch and run - 2nd e 14 -, come Pierce/Burkhead (field-goal ok di Fairbairn dalle 30, 17-21), per Phila l’imprescindibile resta Goedert, una quarantina di yards totali tra tre down compiuti di approccio, il taglio finale in endzone alle spalle del frastornato Owens e, a chiudere, la spinta manuale a trascinar dentro la conversione di Hurts (29-17). Senza pietà ulteriore coach Sirianni e il suo challenge di annullamento di un 2nd e 10 quasi raddoppiato Mills-Jordan, mette punto conclusivo al discorso un sack di Hargrave, combinato all’intercetto di Bradberry. Ottava vittoria Eagles.
Fabrizio Mancini
Comments