Un secondo tempo da cui ricominciare (Cardinals) e un secondo tempo da cui non ricominciare (Rams): L.A. pure con la responsabilità di onorare la difesa dell’ultimo Superbowl, ma l’immediata buca di un holding – Noteboom – riempita da Kupp/Powell su ordine di Stafford per la disperazione di Marco Wilson, a un dito dall’intercetto in endzone di un 3rd e 4 tramutato nel massimo dei punti possibili, 3, dal field-goal di Matt Gay. Arizona ancora vagante a vuoto contro Higbee/Henderson e trafitta dalla reverse-touchdown di Kupp dalle 20 (10-0 Rams): mentre Donald e Terrell Lewis sackano Murray, McVay si accontenta di Blanton/Skowronek per ripresentare al calcio Gay (palo-dentro, 13-0 L.A.), Conner trafora a testa bassa un 4th down e Marquise Brown ne afferra un secondo, fiondandosi quindi con Dortch nelle 15 avversarie. Field-goal ok di Prater e 3-13 sul quale ricostruire una rimonta-Cardinals che, però, visto che peggio non potrebbe partire (A.J. Green k.o., doppia flag Isabella/Humphries e intervallo incombente), Kingsbury reimposta da un profittevole secondo colpo al piede di Prater (dalle 43, 6-13) tenuto conto del sack di Watt a Stafford e di Conner (4th e 1) in accelerazione con Darrel Williams/Benjamin. Altro field-goal a segno di Prater (9-13) con i Rams in uno stallo perdurante - holding di Shelton – che, però, una volta disincagliato da Kupp (3rd e 11) e Higbee, scioglie la corsa-touchdown di Akers, di spinta muscolare in mezzo a Murphy/Whittaker sul blocco di Noteboom (20-9 L.A.), poi Kendrick tira le tende sul panorama di un 4th e 4 esterno Murray-Brown. Skowronew discende allora con Robinson nelle 5, dove Akers lascia giù il fumble di un 2nd e goal agguantato da Jalen Thompson e Marquise Brown si prende un’effimera rivincita da 4th e 7 su Kendrick: meglio Prater che niente (field-goal dentro dalle 31), ma chi vince non è Arizona se l’onside-kick è di Higbee. 20-12 Rams.
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