Un vantaggio di due vittorie sul resto del gruppo di Division per i Ravens, magari da portare a tre almeno sui Browns, ospiti odierni dell’M&T Bank e subito stesi da un intercetto ravvicinatissimo, riportato pure in touchdown, di Hamilton a Watson (7-0 Baltimore). Si può anche cominciar peggio, in verità, se Lamar Jackson mescola Andrews/Bateman ad una flag a favore (Elliott), sguinzagliando infine l’impressionante run esterna dalle 39 alla endzone di Mitchell (14-0 Ravens), ma anche rinascere pian piano, semidoppiando un 3rd e 10 (Elijah Moore) e beneficiando a propria volta di una penalità grave – la violenza non necessaria di Van Noy – per calciar bene un incoraggiante field-goal (3-14). Edwards/Flowers si uniscono però a Mitchell, così Tucker, al piede, può ripristinare il +14 Baltimore (17-3), con Watson sackato dall’ex Clowney e a servire Cooper prima del pesante holding di Hudson perlomeno ridotto di entità, commisurata alla distanza del field-goal di Hopkins, da un delay of game provocato da Hamilton in simultanea all’azione del primo calcio da 3 di Hopkins (6-17). Riecco allora Baltimore con Flowers e un fallo di Emerson (4th e 2), ma la ribattuta di Walker al field-goal di Tucker, da lui stesso ritornato sulle 38 di Baltimore, pare far girare la ruota del match: Cooper è infatti garanzia canonica di Watson, Hopkins non sbaglia il field-goal del 9-17 e Mike Ford intercetta addirittura Jackson, ma da qui all’intervallo c’è tempo solo per la speranza di un Hail Mary di Cleveland quasi controintercettato da Stone. Al rientro Ravens di nuovo dinamici già dal kick-return di Duvernay, Flowers tiene alto il livello energetico e la presa di Beckham si scherma dinanzi alla offuscata visuale difensiva di Mike Ford 24-9 Baltimore), ma Browns gagliardi nel passaggio diretto di un 4th down (Bryant), con Njoku a mostrare i denti a linee-Ravens azzannate alfine dalla possente run che Hunt imbuca tra i blocchi di Teller/Harris e maldestramente spalancate dinanzi al transito di conversione di Watson (17-24). Garrett sacka pure doppio Jackson, ma non sono ancora segnali di rimonta ospite: Proche – altro ex – rischia la presa al volo di un punt complicatissimo, Duvernay ruba palla per l’avvio di una serie di flag corrisposte, compreso un holding (Karamoah) lesivo dell’intercetto di McLeod in endzone-Browns. Il tutto a semplificare il breve sprint finale di Edwards (31-17 Ravens), dal quale Cooper/Njoku riaffiorano resilienti, con Watson via dal quasi sack di Washington, nonchè troppo libero di stringersi dal limitrofo Moore in endzone e Newsome a ricondurre in touchdown dalle 34 un intercetto a Lamar Jackson: decisiva la deviazione alta di Okoronkwo, ma Hopkins manda fuori l’extrapoint (30-31), eppure Teller sostiene le meritorie speranze di Cleveland conservando un fumble da sack di Oweh e Cooper/Hunt mandano il loro kicker a riscattarsi proprio all’estremo scadere della sfida. 33-31 Browns.
Fabrizio Mancini
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